Michael J. Fox, un Oscar onorario per la sua lotta contro il Parkinson

L’attore di “Ritorno al futuro” riceverà il premio umanitario Jean Hersholt per il lavoro svolto per la ricerca sul morbo di Parkinson alla cerimonia dei Governors Awards il prossimo 19 novembre a Los Angeles

Ci sono Oscar che, forse, hanno un significato diverso che esula dalla semplice bravura di un attore o attrice o dalla bellezza di un film. Come quello, per esempio, che l’Academy Awards si appesta a consegnare nelle mani dell’attore Michael J. Fox. Non alla sua carriera (anche se sarebbe assolutamente meritato) ma bensì alla sua personalissima battaglia trentennale contro la malattia, il Parkinson, che lo colpi giovanissimo, impedendogli di affermarsi definitamente nel mondo del cinema.

GLI ALTRI OSCAR ONORARI CHE VERRANO CONSEGNATI

Gli Oscar onorari saranno consegnati il prossimo 19 novembre e andranno anche a Peter Weir, l’australiano che ha diretto film memorabili come “Witness”, “L’Attimo Fuggente”, “Truman Show” e “Master and Commander”; alla regista della Martinica Euzhan Palcy, che diresse nel 1989 Susan Sarandon e Marlon Brando in “Un’arida stagione bianca” e fu la prima donna regista nera di un film di una major; e alla cantautrice e compositrice americana Diane Warren, 13 volte candidata di cui una con Laura Pausini per “Io Si”.  

CHE COS’È IL JEAN HERSHOLT HUMANITARIAN AWARD

Il “Jean Hersholt Humanitarian Award” è assegnato “a una personalità del mondo delle arti e delle scienze cinematografiche i cui sforzi umanitari hanno dato lustro all’industria del cinema”. Finora ne sono stati attribuiti solo una quarantina: tra gli altri a Gregory Peck, Frank Sinatra, Oprah Winfrey, Jeffrey Katzenberg, Angelina Jolie e a Lina Wertmuller nel 2019, prima donna nella storia a essere candidata all’Oscar come migliore regista, per il film Pasqualino Settebellezze. 

LE MOTIVAZIONI DEL PREMIO A MICHAEL J. FOX

Fox riceve il riconoscimento “per la sua instancabile spinta alla ricerca sul morbo di Parkinson”, ha spiegato David Rubin, presidente dell’Academy’s Board of Governors, che ha rivelato anche i nuovi membri eletti tra cui l’attrice di “Coda” Marlee Matlin, il regista Jason Reitman, il produttore Jason Blum e il direttore del cast Richard Hicks.  “Insieme al suo sconfinato ottimismo, Fox è l’esempio perfetto dell’impatto che una persona ha nel cambiare il futuro per milioni di altre persone”.    

Michael aveva scoperto di avere il Parkinson a soli 29 anni, nel 1991  (un lieve ma persistente tremolio a un mignolo) e aveva reso pubblica la diagnosi otto anni dopo. Aveva creato la  Michael J. Fox Foundation, attraverso la quale, dal 2000 a oggi, ha raccolto più di un miliardo di dollari. Seppure malato non aveva smesso di recitare: tra i ruoli quello ricorrente nella serie “The Good Wife” e come protagonista della sua sitcom “The Michael J. Fox Show”. Adesso il 61enne canadese-americano e’ sostanzialmente in pensione: “C’e’ un tempo per ogni cosa e lavorare 12 ore al giorno e memorizzare sette pagine di dialogo sono ormai cose del passato”, ha scritto nel suo memoir del 2020 “No Time Like The Future”. La vita di Michael J. Fox verrà raccontata da un documentario realizzato tra New York, Los Angeles e Vancouver dal regista premio Oscar Davis Guggenheim per Apple Original Films.

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