Cher, la donna che visse mille volte: un film racconterà la sua eterna giovinezza

La cantante lavora al proprio biopic, dagli esordi accanto a Sonny al successo sul grande schermo. Dopo i film su Freddie Mercury e Elton John, ora tocca alle dive: a breve nelle sale ‘Respect’ su Aretha Franklin. E anche Madonna scrive il suo film

Anche Cher avrà il suo biopic. Il film, l’ultimo di una lunga serie dedicata alle stelle della musica, sarà prodotto dalla Universal. “Ok, Universal is doing biopic”, ha annunciato la cantante su Twitter, aggiungendo che i produttori saranno Judy Craymer e Gary Goetzman, gli stessi di Mamma Mia!, e che il film sarà scritto dal premio Oscar Eric Roth, già sceneggiatore di Forrest Gump e di A star is born. A una fan che osservava di aver atteso 50 anni per poter finalmente vedere un film dedicato alla sua artista preferita, Cher ha ribattuto con una frase che ha tutta l’aria di essere il titolo del film: “I had more life to live”, “ero occupata a vivere la mia vita”.

E così, dopo il successo dei biopic dedicati a Freddie Mercury e a Elton John, ora tocca alle dive: prima l’annuncio di Madonna, che sta lavorando a suo film biografico, poi il ritratto di Billie Holiday nel film con Andra Day, quindi Dusty Springfield interpretata da Gemma Arterton in un racconto sull’era del soul di Memphis e anche Aretha Franklin interpretata da Jennifer Hudson in Respect.

Secondo i produttori del film su Cher, la cantante sta lavorando insieme agli sceneggiatori. Ma come sarà e cosa potrà raccontare il film? Su quali episodi e su quali periodi della sua vita si concentrerà? Del resto, dagli anni Sessanta a oggi, Cher ha avuto una lunga carriera iniziata come una delle prime rockstar femminili, un’artista che ha saputo affermare le proprie scelte e la propria indipendenza anche in un mondo come quello discografico dominato dagli uomini e che negli anni ha prodotto un discreto numero di hit internazionali.

Gli inizi, subito fortunati, sotto la sigla di Sonny & Cher nel duo pop creato tra il 1964 e il 1975 con Sonny Bono, nello stesso periodo anche suo marito, uno degli artisti prodotti da Phil Spector. Brani come I got you baby (1965), primo in classifica sia in America che in Inghilterra, li imposero presto come la coppia folk-rock per eccellenza e nel giro di pochi anni arrivano a vendere un totale di 40 milioni di dischi. Ma Cher si fa notare subito per la sua indipendenza e utilizza il duo anche come uno straordinario trampolino di lancio per la sua carriera solista, sulla quale comincia subito a lavorare parallelamente pubblicando il brano All I really want to do e soprattutto piazzando uno dei più grandi successi di quegli anni, tradotto in moltissime lingue, italiano compreso, il brano Bang Bang (My baby shot me down).

Cherilyn Sarkasian, questo il suo vero nome che evidenzia le sue origini armene, e il marito, l’italoamericano Salvatore “Sonny” Bono, spopolano anche nella televisione americana dove conducono diversi show, ma Cher non smette di produrre brani da alta classifica anche negli anni Settanta come Half Breed e Gypsys, Tramps & Thieves, per poi sfondare anche nella disco music con Take Me Home. Gli anni Ottanta sono gli anni della svolta cinematografica, Cher viene richiesta per alcuni ruoli da protagonista in film di grande successo come MaskSirene e Stregata dalla luna, il film dell’87 in cui recita al fianco di Nicolas Cage che le valse un Oscar come Miglior attrice protagonista.

Anche per il successo e l’impegno che il cinema significa in quegli anni per lei, le sue uscite discografiche si fanno più rare ma caratterizzate da una grande capacità di tenersi in linea con il gusto del momento: nei tardi anni Ottanta torna in classifica con If I Could Turn Back Time e poi, dieci anni più tardi eccola sfondare nel 1998 con un brano come Believe, in cui riesce ancora una volta a reinventarsi nello stile diventando un’icona della dance e della nascente scena elettro pop, successo ribadito nel 2001 con Living Proof. Nel 2010 eccola di nuovo impegnata nella recitazione nel film musical Burlesque mentre il brano dalla colonna sonora, You haven’t seen the last of me le è valso un Golden Globe. E nel 2018 è ancora musical grazie al film Mama Mia!. Sempre più cinema, ed ora ecco il biopic.

repubblica.it

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