Steve McQueen, 90 anni mancati di vita spericolata

Non c’è nessuna star del cinema o della musica che abbia legato tanto la sua immagine ai motori, alla velocità come Steve McQueen, nato 90 anni fa (il 24 marzo 1930) a Beech Grove (Indiana) e morto a soli 50 anni. Così se si va su YouTube i suoi video più cliccati sono sempre quelli in cui cavalca motori: dalla moto Triumph T6 ne LA GRANDE FUGA, alla Ford Mustang Gt di BULLIT fino alla Porsche 917 di LE 24 ORE DI LE MANS. E questo anche per una sua reale passione che lo portò a cimentarsi davvero come pilota professionista in molte gare di auto e moto.
    Sangue misto – vantava origini inglesi, scozzesi, gallesi, irlandesi, olandesi e tedesche – e figlio di uno stuntman che abbandonò sua madre e lui, McQueen a quattordici anni era già membro di una gang di strada. Esordì, prendendo idealmente il testimone di un attore maledetto come James Dean in un piccolo ruolo nel film LASSÙ QUALCUNO MI AMA (1956) di Robert Wise.
    Arrivò poi il ruolo di Vin nel mitico western I MAGNIFICI SETTE (1960) di John Sturges e, nel 1963, il kolossal LA GRANDE FUGA (1963), sempre di Sturges. Nel 1968 è diretto da Peter Yates nel poliziesco BULLIT (1968) e, quattro anni dopo, inizia il sodalizio con Sam Peckinpah prima con L’ULTIMO BUSCADERO (1972), e poi nel poliziesco GETAWAY!. È stato tra i protagonisti del kolossal catastrofico all stars L’INFERNO DI CRISTALLO di John Guillermin accanto a Paul Newman e William Holden.

ANSA

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