Tra Jane Austen e Agatha Christie, la serie in costume si fa giallo

Su laF (Sky canale 135) arriva I misteri di Pemberley, la miniserie Bbc tratta dal bestseller di P.D. James, seguito ideale del capolavoro di Jane Austen Orgoglio e pregiudizio.La scrittrice Phyllis Dorothy James, scomparsa a 94 anni a Oxford, membro della camera dei lord, creatrice del poliziotto poeta Adam Dalgliesh (protagonista di oltre dieci romanzi), da sempre appassionata dall’opera della Austen, riprende la storia di Elizabeth Bennet (Anna Maxwell Martin) e Fitzwilliam Darcy (Matthew Rhys) nel 1803, nella magione nel Derbyshire. Una vita agiata, che l’autrice tinge di giallo. Nella bellissima casa immersa nella brughiera fervono i preparativi del ballo: si lucidano gli argenti, nelle cucine (come in Downton Abbey) cuoche e valletti preparano piatti sontuosi. Ma mentre cala la notte nella carrozza dove viaggia la sorella di Elizabeth, Lydia (Jenna Coleman) col marito George Wickham (Matthew Goode) e il capitano Denny (Tom Canton), scoppia una lite furiosa. I due uomini scompaiono nel bosco, si sentono due spari. Wickham viene trovato con il corpo di Denny insanguinato tra le braccia. È stato lui ad ucciderlo?Per Elizabeth, il passo da romantica lady di campagna a romantica detective è breve: abbandona le rose del giardino e comincia a cercare la verità. Quasi 8 milioni di inglesi hanno seguito la miniserie. I giornali, dal Guardian (“Un adattamento praticamente perfetto. Non ha paura di distinguersi rimanendo allo stesso tempo fedele allo stile di Jane Austen”) all’Independent (“Un cast davvero brillante. È una gioia potersi perdere ancora una volta nel mondo di Austen”) hanno riservato critiche entusiaste alla miniserie. La protagonista Anna Maxwell Martin racconta che non si è sentita intimidita dal ruolo di Elizabeth, anzi, in questo mistery ottocentesco il personaggio si evolve rispetto a Orgoglio e pregiudizio. “Penso che mentre la storia si sviluppa”, ha spiegato l’attrice “vediamo uscire la vera Lizzie Bennet del romanzo di Jane Austen. Prima ha dovuto trattenersi perché è la protagonista, e cosa più importante, è la moglie di Darcy e deve rispettarlo. Lizzie è piuttosto una testa calda e tende a dire quello che pensa. Lizzie ha portato Wickham nella loro vita, la sorella lo ha sposato e lei si sente terribilmente in colpa per questo”.Come sempre i costumi hanno giocato un ruolo fondamentale, ma Maxwell Martin confessa che non si sentiva a suo agio: “Matthew e io eravamo un po’ nervosi durante la prima settimana, ci chiedevamo: ‘Siamo davvero adatti per questo ruolo?’ Quando io e Marianne, la nostra costumista, ci siamo incontrate, le ho spiegato che credo di avere un aspetto migliore quando vesto blu o turchese. Così abbiamo lavorato insieme sui colori. Lo stesso è successo per le acconciature, non volevo che Elizabeth apparisse come una persona vanitosa che passa ore a prepararsi”. “Una grande parte dei romanzi della Austen” continua l’attrice “è rappresentata da donne, dal loro rapporto con la campagna, e con la natura selvaggia, e da come ciò influisce sulle persone. Non volevo che lei perdesse la sua naturalezza. Elizabeth non viene da Pemberley. È una persona semplice e non ha mai partecipato a feste e cerimonie in tutta la sua vita. È interessante come in Orgoglio e pregiudizio non venga mai spiegato veramente come appare; l’autrice ti dice che ha begli occhi ma non implica che Darcy si innamori di lei perché è bella. Non viene mai suggerito, ma si capisce che è una donna incredibilmente intelligente. Non volevo che a Pemberley si aggirasse agghindata con abiti sontuosi, con strane acconciature, grondante di gioielli”. Less is more, anche nel mondo di Jane Austen.

Silvia Fumarola, repubblica.it

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