DEXTER, DAL LIBRO ALLA SERIE TV CULT TRA ANALOGIE E DIFFERENZE

dexter(Simona Santoni, click Panorama)  Dexter è stato uno dei fenomeni televisivi degli ultimi anni, una serie diventata cult grazie a un personaggio incredibile, interpretato da Michael C. Hall, entrato di diritto nell’immaginario collettivo. Made in Usa, in Italia è stata trasmessa dal 2007 al 2013. L’uscita dal 19 novembre di Dexter – Killer Collection, il cofanetto da collezione con tutte le otto stagioni (in dvd e in blu-ray), è l’occasione però per riscoprire uno dei personaggi più amati e feroci del piccolo schermo.

La storia dell’uomo dalla doppia vita, da un lato ematologo forense e fratello protettivo e dall’altro serial killer meticoloso, ha appassionato milioni di fan in tutto il mondo. La vera forza di Dexter sta nella costruzione del personaggio, un uomo completamente distaccato dalla realtà e dai sentimenti comuni che, grazie alla guida del padre adottivo, veicola il suo bisogno di uccidere solo verso assassini e criminali, seguendo scrupolosamente un codice.

Molti però forse non sanno che il serial killer più amato della tv nasce in realtà nel 2004 dalla penna di Jeff Lindsay, scrittore statunitense di thriller e crime story. Con il primo libro della saga La mano sinistra di Dio, Lindsay introduce Dexter Morgan, ematologo per la polizia di Miami con una seconda vita da assassino seriale.

La prima stagione della serie è una fedele trasposizione proprio del primo libro, mentre dalla seconda stagione in poi le due opere creano di fatto due personaggi diversi. Sebbene le caratteristiche principali del protagonista rimangano analoghe, Dexter passa attraverso una trasformazione che sui libri non avviene; qui, infatti, è sempre il serial killer senza emozioni, per il quale non c’è matrimonio, figli o parenti che lo scalfiscano, sempre osservatore oggettivo di una vita sociale e di sentimenti che non riesce a comprendere. Egli, però, è bravo a fingere, e da questo scaturiscono anche degli effetti comici: l’ironia e il sarcasmo con cui il protagonista commenta le situazioni nei romanzi fa quasi dimenticare al lettore che sta simpatizzando con un serial killer.

Nella serie tv, invece, Dexter passa attraverso eventi, tematiche, criticità diverse che lo portano a prendere strade altrettanto diverse: lo spietato serial killer privo di emozioni viene pian piano reso più umano, soprattutto grazie al particolare e combattuto rapporto con la sorellastra Debra (interpretata da Jennifer Carpenter). E mentre il “dark passenger” assume toni quasi sovrannaturali nel terzo libro Dexter l’oscuro, nella serie tv il concetto di passeggero oscuro che spinge il protagonista a uccidere è presentato come l’oscurità che alberga in lui, un’oscurità che può essere solo convogliata verso “le persone che lo meritano”, piuttosto che verso gli innocenti, ma che non può essere fermata.

I libri della saga di Jeff Lindsay usciti in Italia sono sei: La mano sinistra di Dio (riedito poi con il titolo Dexter il vendicatore), Il nostro caro Dexter (riedito con il titolo Dexter il devoto), Dexter l’oscuro, Dexter l’esteta, Dexter il delicato e Doppio Dexter. A breve dovrebbe uscire il settimo Dexter’s Final Cut, già edito negli Stati Uniti, seguito da quello che, come ha dichiarato Lindsay in questi giorni, sarà presumibilmente l’ultimo della saga.

Dexter, quindi, dopo aver concluso il suo arco narrativo televisivo con l’ottava stagione e con un finale che tanto ha fatto parlare, si appresta a giungere a termine anche nella saga letteraria, portando a conclusione definitivamente una delle più belle storie crime degli ultimi anni.

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