Max Pezzali, mia nostalgia del passato chiave per presente

 “Un disco che doveva uscire ad aprile e invece esce ora, sei mesi dopo, la mia prima volta a San Siro con due date rimandate alla prossima estate: come ha sintetizzato Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale, tutto questo è la rappresentazione poetica della sfiga degli 883”. Max Pezzali ha dovuto fare i conti con la pandemia che ha bloccato i suoi progetti come quelli di tutti. Non senza conseguenze. “Il nuovo disco di inediti era pronto, fotografava il mio mondo prima dello stop globale – racconta Pezzali -. Quando l’ho ripreso in mano, sono andato un po’ in crisi: mi sembrava che raccontasse qualcosa che non c’era più e anzi stonava con la situazione generale”. A toglierlo dall’imbarazzo ci ha pensato Michele Canova, proponendogli un brano (scritto a sei mani anche con Jacopo Ettore) che ha poi dato il titolo al progetto: Qualcosa di nuovo, in uscita il 30 ottobre per Warner Music, a cinque anni dal precedente lavoro. Una ballad romantica che “ha fatto da collante e da ponte tra il prima e il dopo. La chiave che ha dato dignità al resto”. E non a caso ha dato il titolo all’album, perché “qualcosa di nuovo è quello di cui abbiamo bisogno ora, nelle relazioni umane come nelle motivazioni personali, per guardare oltre la linea dell’orizzonte”, dice il cantautore.
    Nel disco corre il filo del ricordo e di ciò che è stato. “Ma non è una nostalgia fine a se stessa – spiega Pezzali -. Il passato serve come cartina di tornasole non per rimpiangere un passato che non c’è più, ma per interpretare il presente e prepararci al futuro”. Il video di Qualcosa di nuovo è stato ideato, prodotto e interpretato da Fabio Volo, mentre Max e suo figlio Hilo compaiono solo come camei. Nell’album sono presenti alcuni featuring: da Tormento a GionnyScandal per finire con J-Ax.

ANSA

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