Temptation Island è trendy, anche per i tormentoni estivi

Triangolo e Vibrazioni, e intanto Clizia dice che non ha mai tradito Sarcina

ALESSIO BRUNO, SUCCESSO IN TIVÙ POI L’ARRESTO PER DROGA E SPACCIO
(di Cesare Lanza per Il Quotidiano del Sud) Tormentoni estivi… Una volta la popolarità arrivava da Pane, amore e fantasia. Adesso, da tivù, drammi e gelosie. Come nella storia di Alessio Bruno, 32 anni e una carriera da influencer: nel 2017 era approdato nello show condotto da Filippo Bisciglia, Temptation island, insieme alla fidanzata Valeria Bigella (33 anni, nata in Sardegna, anche lei influencer 700mila followers – con un problema di ipertiroidismo e un tatuaggio nel basso ventre). Da subito Bruno aveva mostrato un forte feeling con la single Carmen, la fidanzata si era infuriata e i due avevano avuto un confronto molto polemico. Alessio però era riuscito a convincere Valeria a tornare con lui e la coppia aveva lasciato insieme Temptation Island. Si sono anche sposati ai Caraibi, matrimonio non valido in Italia. Poi sono stati ospiti di Uomini e Donne, raccontando attrazione e contraddizioni a Maria De Filippi. Tuttavia l’amore non è durato per molto e Alessio ha raccontato l’addio alla Bigella.

VALERIA BLOGGER IN SARDEGNA EX FIDANZATA DEL DIVO ALESSIO
Oggi Valeria è una fashion blogger apprezzata, mentre Alessio si è legato a Eleonora D’Alessandro (una farfallina che imita Belen), 25 anni, romana, modella ed ex concorrente di Miss Universo. Infine, il dramma: un grave episodio di cronaca. Alessio Bruno infatti in questi giorni è stato arrestato e condannato per detenzione di stupefacenti. L’ex di Valeria è stato trovato dalla polizia in possesso di cocaina con un alto grado di purezza e 5 mila euro in contanti. Processato per direttissima, è stato condannato auna pena di due anni e otto mesi e a una multa di 14 mila euro. Nel corso dell’udienza l’ex star di Temptation Island ha detto al giudice di aver iniziato a spacciare da un mese e di aver deciso di farlo perché la sua fidanzata guadagnava più di lui.

SARCINA, SCAMARCIO E CLIZIA LEI «NON L’HO MAI TRADITO…»
Un altro tormentone che attira la curiosità di molti e l’attenzione degli appassionati di gossip. Clizia Incorvaia ha detto in un’intervista a Candida Morvillo che con Francesco Sarcina si erano già lasciati «Il 16 novembre avevamo firmato il ricorso per una separazione consensuale, avviata a settembre. Di quanto è successodopo non sono tenuta a rendere conto. Ma posso dire che ero uscita di casa il 13 novembre e,due giorni dopo, torno a prendere dei vestiti e lo trovo in cucina con una tipa. Ho un video che non userò». Si vedrà. Il gossip coinvolge Riccardo Scamarcio, l’ex miglior amico di Sarcina. Scamarcio è stato accusato dallo stesso Francesco di aver ceduto alle seduzioni di Clizia Incorvaia, innamorata di lui.

AVAGLIANO, SPERANZE E DELUSIONI A FINE DELLA GUERRA MONDIALE
Gli italiani tra speranze e disillusioni, 1945-1947, è l’ultimo libro di Mario Avagliano (storico, nato il 15 luglio 1966 a Cava de’ Tirreni in provincia di Salerno) e Marco Palmieri (Mulino). Paolo Mieli ha scritto sul Corriere della Sera «L’otto maggio 1945 segna la fine della Seconda guerra mondiale. «Ma cosa speravamo? Che il giorno dopo la Liberazione le cose fossero già sistemate a dovere e prendessero il loro corso normale?», si domanda quel giorno in una pagina di diario la partigiana azionista Andreina Zaninetti Libano «io penso che dovremo vedere qualcosa di peggio ancora… Non si risolve di botto una situazione come la nostra». La stagione bellica appena conclusa è stata anche uno “sconvolgimento morale” scrive Antonio Giolitti in Di guerra e di pace. Diario partigiano (1944-1945), edito da Donzelli, «per costruire la pace occorre anzitutto rieducare gli uomini – in gran parte abbrutiti dalla guerra – alla responsabilità e alla dignità della condizione umana». «È un momento curioso quello che attraversiamo», scrive qualche tempo dopo al marito, Fedele D’Amico, la sceneggiatrice Suso Cecchi «Sai che impressione ho? Sta per scoppiare il dopoguerra. Finora è stato il limbo. Ora ci avviciniamo. Non potrei spiegare altrimenti questo sgomento indefinibile che ha preso un po’tutti. Proprio tutti. E che non è né stanchezza, né preludio di violenza. Amore mio, qui scoppia il dopoguerra. Speriamo che duri poco». Parole che si possono leggere nel libro Suso a Lele. Lettere (dicembre 1945- marzo 1947), edito da Bompiani. Ed è questo il contesto del libro di Mario Avagliano e Marco Palmieri.

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