‘Spider-Man: Far from Home’, Peter Parker lotta anche in vacanza . Il regista: “Non abbiamo perso l’ironia”

Dopo ‘Avengers: Endgame’, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce: questa volta in Europa tra Venezia, Praga, Berlino e Londra. Abbiamo visto in anteprima il nuovo capitolo del supereroe della porta accanto. E ci siamo divertiti

A Tom Holland e al suo piglio da Gian Burrasca spetta il compito di riportare il sorriso sui volti dei fan degli Avengers, ancora provati dagli eventi ferali di Endgame. Ancor più di Home-coming il film prodotto dalla Sony è costruito a misura di ragazzino – guarda alla Marvel ma anche al cartone Spider-Man: Un nuovo universo – che vede l’eroe del Queens in gita scolastica europea con la classe: non a caso nel poster del film c’è la maschera con la ragnatela a cui sono appiccicati i timbri di città come Venezia, Praga, Berlino, Londra…Spider-Man: Far from Home è il primo film che arriva in sala – il 10 luglio dopo l’anteprima del 4 luglio al Festival di Taormina – sulle macerie della battaglia finale in cui è stato sconfitto a caro prezzo Thanos, ed è ambientato poco dopo. Il supereroe della porta accanto è tornato in vita grazie allo schiocco generoso di Iron-Man che ha salvato la metà dell’umanità che era stata cancellata dal Titano pazzo, deve fare i conti con la scomparsa del suo mentore. Ovunque si volti vede tributi agli Avengers caduti e vive un profondo senso di perdita.“Non era facile – ammette il regista Jon Watts – perché arrivando dopo quegli eventi dovevamo stare attenti a non essere irrispettosi, ma allo stesso tempo non perdere la caratteristica ironica alla base del nostro Spider-Man. E comunque in Endgame c’erano anche stati eventi incredibili, la metà dell’umanità polverizzata, viaggi nel tempo… C’erano tante domande restate senza riposta dopo la scomparsa di Iron-Man, tanta cose di cui fare chiarezza e nello stesso tempo bisognava mantenere la continuità con la storia singola di Peter Parker”. L’idea per questa nuova avventura – spiega il cineasta che la Sony ha pescato dalla fucina del cinema indipendente – è venuta “durante il tour del primo Spider-Man: eravamo a Roma, facendo delle interviste su un terrazzo con uno stunt vestito da uomo ragno, e ho pensato al tour che facevamo alle tappe e a questo ‘doppione’….”.E così Far from Home è un film-tour. Il nostro parte per una vacanza scolastica estiva in Europa dove ha elaborato un che si trasformerà in un campo di battaglia, in gioco manco a dirlo le sorti tormentate del pianeta. Uno scenario in cui lui stesso potrebbe essere costretto a raccogliere l’eredità di Stark. Happy Hogan, l’attore e regista Jon Favreau, lo conforta sul fatto che Stark ha fatto la sua scelta anche pensando che ci sarebbe stato poi Peter Parker a proteggere le persone. Il miglior amico di Stark e padrino (lui dice nonno) della saga Avengers visto che ha diretto il primo Iron-Man – rassicura Peter e lo fa anche un po’ innervosire, flirtando con la bella zia May-Marisa Tomei, attivista benefica, “ci voleva un po’ di commedia tra generazioni diverse no?”, spiega Favreau. Ma già c’è Nick Fury sulle tracce di Peter, un incontro che il ragazzo scriva accuratamente per lasciarsi almeno per qualche settimana alle spalle quella responsabilità che deriva dai grandi poteri e godersi una vita da adolescenti con gli amici. Ha anche un piano per dichiararsi a MJ, diventata non più solo una amica ma oggetto dei suoi desideri sentimentali. Se finora il ragazzino giocava a fare l’adulto, ora vorrebbe invece tornare alla spensieratezza dell’età: Stark lo ha scelto come nuovo salvatore, ma il ragazzo, dopo tutto, ha solo sedici anni e deve anche affrontare tutte le cose che sono cambiate nel lasso di tempo in cui era scomparso….Nick Fury e Maria Hill (Cobie Smulders) lo rintracciano a Venezia e lo informano che dovrà affrontare una quadruplice minaccia incarnata in altrettanti elementi: Acqua, Fuoco, e Terra, si tratta di esseri mostruosi, Creature Elementali, emerse dall’universo parallelo in conseguenza degli eventi di Endgame. Samuel Jackson, alla sue dodicesima volta da Fury, interpreta l’ex capo dello S.H.I.E.L.D. che sprona Spider-Man ma anche dubita che il ragazzino designato da Iron-Man possa farcela.Sul fronte nuove entrate ecco Quentin Beck, alias Mysterio un super eroe incarnato da Jackie Gyllenhaal, capace di affrontare le Creature e perciò arruolato da Fury e Maria, che sono più uniti che mai. Il regista Watt che viene dal cinema indipendente e aveva già firmato il successo il nuovo Spiderman: Homecoming, dice che vuole trasportare l’iconico personaggio del mondo Marvel in un modo che il pubblico non si aspetta “Mysterio è un cattivo affascinante nei fumetti e trasformarlo in un eroe è piuttosto sorprendente. L’idea di metterlo in squadra con Fury e Spider-Man mi piaceva molto. Mysterio arriva da una Terra che si muove in un universo parallelo. “Avevamo bisogno dell’umanità, della profondità e dell’umorismo di Jake, qualcuno che avesse il carisma che lo rendesse un possibile nuovo capo degli Avengers. Gyllenhaal svela la sua ambizione “volevo creare un personaggio che non scorderete facilmente”. Per il regista uno dei temi del film riguarda “l’inganno: Peter mente a se stesso fingendo di aver superato il trauma, ma sente lo stress di dover raccogliere l’eredità del suo mentore di cui non accetta la perdita. E Il personaggio di Gyllenhaal sembra poter essere un nuovo punto di riferimento”.Incontri ravvicinati di vario tipo: oltre all’affetto alla simpatia tra Happy e zia May, anche per Spider-Man c’è sentimento. Si è ritrovato con i suoi amici MJ, Ned e Flash, ‘congelato’ per cinque anni, mentre altri compagni di classe sono cresciuti nel frattempo e andati avanti. Con MJ Zendaya, la statuaria ex protagonista di serie tv che nel primo film era l’amica sveglia (nel frattempo ha fatto un bel ruolo in un musical sottovalutato, The greatest Showman, imperdibile il duetto ‘sospeso in aria’ con Zack Efron) diventa interesse sentimentale per il nostro. Avendo anche scoperto la sua vera indennità, mette in sospetto Peter se sia lui o l’eroe in calzamaglia il vero oggetto del desiderio. In più c’è un compagno di classe che è cresciuto di cinque anni e ora insidia la sua MJ Pure l’amico Ned, Jacon Batalon, s’innamora di una compagna di classe, Betty Brant. Torna pure Tony Revolon nei panni di Eugene Flash n versione Vlogger, che stima Spider-Man e bullizza Peter. Ragnatela italiana. Se l’idea di questo film è venuta nella tappa romana del tour europeo di Spider-Man: homecoming, non poteva mancare una location nel nostro paese “Del resto se c’è un Elementale acquatico in quale altra città si può manifestare nella sua essenza? Venezia è meravigliosa, è stato fantastico girare in quei luoghi anzi scusate se l’abbiamo anche se virtualmente un po’ distrutta”. In effetti la prima parte del film tutta dedicata a Venezia è molto spettacolare, gioca con qualche luogo comune – i nostri si ritrovano in un albergo allagato – e si fregia di una colonna sonora vintage in cui spicca Umberto Tozzi: “Stella stai è un brano fantastico, l’ho scelta io come tutte le hit della colonna sonora, ogni volta pensando a qualcosa che esprimesse lo spirito del luogo. L’idea per me era assemblare una perfetta colonna anni Ottanta per un film che non è affatto ambientato in quegli anni”.

Arianna Finos, repubblica.it

 

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