RAITRE, IN PENSIONE BALLARÒ E IL VECCHIO TALK. “PROGRAMMI PIÙ DINAMICI CHE RACCONTINO IL PAESE E L’EUROPA”

La direttrice di RaiTre Daria Bignardi fra new entry e conferme: basta con il programma di Massimo Giannini, entra Gianluca Semprini di SkyTg24 “per qualcosa di completamente nuovo”. Confermato il ritorno di Lerner. Il 3 ottobre giornata dedicata ai migranti, anche con la messa in onda di ‘Fuocoammare’

SPETTACOLO, TV, PROGRAMMA, L'ERA GLACIALE, DARIA BIGNARDIDopo 14 anni, va in pensione Ballarò ed anche la formula di talk show legata a questo ormai storico marchio. Davanti ai parlamentari della Vigilanza Rai, Daria Bignardi dice che il nuovo conduttore della trasmissione politica di RaiTre (Gianluca Semprini, ex SkyTg24) proporrà qualcosa di completamente nuovo nel nome, nella durata, nel format. Il programma si prolungherà al massimo per 90 minuti, sarà molto più dinamico e scattante, incrocerà i fatti della politica all’economia e alla cronaca. Cercasi volti nuovi della scena parlamentare.
Bersagliato dal sindacato dei giornalisti della Rai (l’Usigrai) perché esterno, Semprini viene difeso invece da Bignardi: “È un volto nuovo – dice – un grande professionista che, nella gabbia di Sky, ha espresso solo una parte del suo potenziale”. Confermato il ritorno di Gad Lerner che proporrà “Islam Italia”. Sarà un viaggio nel nostro Paese e in Europa alla scoperta del mondo islamico. Sei puntate, in seconda serata, di 40 minuti ognuna. “Questo – commenta il direttore di RaiTre, Bignardi – è servizio pubblico”.
“I migranti – aggiunge Bignardi – è un grande tema sul quale dovremo confrontarci. Abbiamo acquistato il film Fuocammare che manderemo in prima serata il 3 ottobre, se ci sarà il referendum sposteremo la data. Non solo, il 3 ottobre sarà una intera giornata dedicata ai migranti, tutti i programmi ricorderanno il naufragio di Lampedusa. Stiamo coinvolgendo Alessandro Baricco che dovrebbe fare una lettura di Furore di Steinbeck“.
“Anche Rischiatutto andrà su Rai3. Nove puntate in autunno. Ci aspettiamo un buon risultato. Fazio non farà più il sabato, con Che tempo che fa, ma condurrà la serata domenicale, che sarà più lunga. Durerà tre ore. Conterrà sia il tavolo francese che ha un approccio più leggero ma sempre colto ed elegante, che le interviste più istituzionali. La domenica avevamo due fuoriclasse, Fazio e Gabanelli. Un po’ uno spreco. C’è ciccia per due importanti prime serate. Per questo Report e Presadiretta andranno il lunedì”.
“Quello del racconto della politica è un lavoro che faremo anche in access prime time – cioè nella fascia che precede la prima serata – con Concita De Gregorio, che non si occuperà più di libri, ma farà una striscia quotidiana per una settimana e poi solo una volta a settimana il lunedì. Il resto della settimana sarà affidato a Gazebo. Ho chiesto alla squadra di Zoro di lavorare per 20 minuti sulla parte dei social, perché loro intercettano un pubblico che non guarda la tv. Andranno in onda dalle 20 e 10, senza fare concorrenza ai tg perché parlano linguaggi diversi”.
“Chi l’ha visto avrà una striscia quotidiana. Ieri contro la partita il programma ha fatto il 9%, vuol dire che c’è un gruppo di lavoro importante. E’ un grande romanzo popolare, ma anche un vero organo di servizio pubblico. Ci saranno quindi aggiornamenti quotidiani dalla redazione di Chi l’ha visto, avranno 25 minuti dalle 12.25″.
Confermato In mezz’ora di Lucia Annunziata, che lavora anche ad un nuovo format tutto sugli esteri. La giornalista avrà anche il compito di formare una nuova squadra capace di fare informazione “come i cronisti d’assalto della società americana Vice”.
E ancora: “Agorà avrà un cambiamento scenografico e stilistico, diventerà più una newsroom. Ci sarà più attenzione alla parte filmata e meno parole, meno ospiti fissi. E’ confermato il conduttore Gerardo Greco, dal lunedì al venerdì. Avrei voluto anche il sabato ma non ho trovato le risorse. Questo resterà un mio programma anche per il 2017″.
Il nuovo palinsesto della Terza Rete avrà un tasso di innovazione del 43,8 per cento contro il 5 della scorsa stagione. Una strategia che punta – tra le altre cose – a svecchiare un pubblico di riferimento del canale che oggi ha 60 anni.

Repubblica

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