Edoardo Pesce, il mio Sordi di cuore e di pancia

“Alberto Sordi come una maschera della nostra cultura, della commedia dell’arte, se ancora si può dire… E’ come se io l’avessi indossata, affidandomi al cuore e alla pancia”. Nel centenario della nascita, Rai1 celebra l”Albertone nazionale’ con un film tv, in onda martedì 24 marzo in prima serata, in cui il ruolo del popolare attore romano è interpretato da Edoardo Pesce (David di Donatello per Dogman): Permette? Alberto Sordi, con la regia di Luca Manfredi (in Arte Nino), che ha firmato la sceneggiatura con Dido Castelli. Una coproduzione Ocean Productions con Rai Fiction.
 Il grande attore era nato il 15 giugno del 1920 ed è morto il 24 febbraio del 2003. Il film racconta i vent’anni in cui il giovane Alberto Sordi è diventato l’uomo che – come disse Ettore Scola – “non ci ha mai permesso di essere tristi”. “Oltre duecento film e una galleria di personaggi indimenticabili, un gioco di invenzioni e di tic sui loro modi di parlare e di muoversi, come il suo famosissimo saltello, eppure – fa notare Manfredi – Alberto ha dovuto faticare non poco per vedere riconosciuto il suo talento”. “E’ stato bello – sottolinea Pesce – immaginare questo Sordi privato, ho lavorato di fantasia, avevo un’idea quasi astratta dell’Alberto Sordi uomo. Ho sentito una vicinanza. E’ stata una cosa sentimentale e istintiva, molto mia. All’inizio, ho avuto molte insicurezze, molte remore, sia sull’età che sul fisico. Io sono molto alto…”. “Quando ho scelto di realizzare questo film – dice ancora il regista – era questo l’obiettivo: non far dimenticare. Un recente sondaggio ha chiesto ai giovani chi era il ‘celebre Albertone’ e molti di loro hanno risposto ‘uno sciatore’, probabilmente pensando a Tomba. Ecco, ritengo sia compito del servizio pubblico preservare la memoria di personaggi di questo calibro”.

Nicoletta Tamberlich, ANSA

Torna in alto