DARIA BIGNARDI LASCIA LA 7, INVASIONI BARBARICHE IN CALO. PERO’…

bignardi-daria-(di Cesare Lanza) A me Daria piace. In altra parte (nel nostro sito Ildecoder.com) troverete una pungente, unhealthy tanto motivata quanto perfida, stroncatura, firmata da un bravo giornalista de “Il Giornale”. Di recente, ho espresso qualche cattivo anzi pessimo pensiero sullo scambio di cortesie tra lei e Bruno Vespa: io ti esalto alle “Invasioni barbariche”, tu mi ricambi il favore a “Porta a porta” (il più feroce fu Aldo Grasso, il primo a denunciare il libro, il voto, l’invito di scambio). E tuttavia la Bignardi mi piace: ha quel certo non so che, quanto a fascino femminile, e una innegabile personalità, come conduttrice. Con stupore – il critico del Giornale non le ha risparmiato neanche questo – ho appreso che ha 54 anni: gliene avrei dato meno di quaranta. A farla breve, seriamente: vero che “Le invasioni barbariche” quest’anno, i numeri cantano, hanno perso smalto e dimezzato gli ascolti; vero che gli inviti promozionali sono troppi e anche imbarazzanti. Ma una stagione deludente può capitare a chiunque. Daria ha classe e qualità: non si ammazzano così i purosangue. Basterebbe aggiustare il tiro, troppo salottiero e indulgente, impugnare il bisturi, accorciare i tempi, dare ritmo e restituire un po’ di sana cattiveria. E Daria tornerebbe ad essere una stella. Parola di autore.

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