“Roma” targato Netflix sfida “La favorita”. E per la prima volta può vincere un supereroe

Dieci candidature per entrambi. Tra i migliori film anche «Black Panther» della Marvel

Parlare a nuora perché suocera intenda. Nel leggere le nomination, annunciate ieri, agli Oscar 2019, che saranno assegnati il prossimo 24 febbraio, va segnalato il trattamento ricevuto da Vice, tra i grandi favoriti per la vittoria finale.Otto candidature per il film che ritrae l’ex Vice Presidente Usa, Dick Cheney, come il male assoluto, sbertucciando, tra gli altri, non solo George W. Bush, ma, in generale, tutta la politica Repubblicana. Pellicola uscita, non a caso, in piena era Trump. E Hollywood, che sull’argomento si è sempre dimostrata molto sensibile, ha premiato lo «sforzo» candidandolo come miglior film, regista (Adam McKay), sceneggiatura originale, attore protagonista (Christian Bale), attore non protagonista (Sam Rockwell) e attrice non protagonista (Amy Adams), nomination alle quali vanno aggiunte montaggio e trucco. Insomma, in tutte le caselle che contano, Vice è presente, anche se i bookmaker non sembrano crederci.Ieri è stato anche il giorno delle prime volte. A partire dalla grande scommessa su Netflix e il suo Roma, che tanto aveva diviso i membri dell’Academy sull’opportunità o meno di candidare un film che aveva «aggirato» le regole. Destinata, infatti, alla piattaforma on line, la pellicola, firmata da Cuarón, è stata distribuita nelle sale per un periodo limitato, proprio per poter finire tra i candidabili, facendo infuriare uno come Spielberg: «Non dovrebbero vincere l’Oscar». Tattica vincente visto che il bellissimo Roma ha ottenuto ben dieci meritate nomination (film, film straniero, regia, attrice protagonista ovvero Yalitza Aparicio, sceneggiatura, scenografia, attrice non protagonista, tra le principali) e sembra l’altro grande favorito per la vittoria finale. Insomma, una vera rivoluzione che cambierà, da oggi, le regole del gioco. Sempre di Netflix è anche il film La ballata di Buster Scruggs, di Joel e Ethan Coen (sceneggiatura non originale), tre nomination. Tra i probabili trionfatori entra di diritto La favorita che ha ottenuto lo stesso numero di candidature di Roma (dieci), tra le quali, oltre a film e regia (Lanthimos), anche il pieno delle sue tre attrici: Olivia Colman (se non trionfa come protagonista, è uno scandalo) Rachel Weisz e Emma Stone, entrambe come non protagoniste. L’altra prima volta è quella di Black Panther, ovvero non era mai capitato che una pellicola su un supereroe finisse tra i candidati al miglior film. Addirittura sette per l’adattamento Marvel che unite alle sei di BlacKkKlansman, firmato da Spike Lee (candidato per la prima volta alla regia), dimostrano che, quest’anno, l’ondata black ha travolto i giurati, con l’aggiunta delle nomination agli attori afroamericani Mahershala Ali per Green Book (candidato anche come miglior film) e Regina King per Se la strada potesse parlare, due pellicole accomunate dalla denuncia del razzismo negli Usa. Forse, meritava qualche candidatura in più Bohemian Rhapsody, trionfatore ai Golden Globe, che ha ottenuto «solo» cinque nomination, tra le quali film e miglior attore (Rami Malek), ma non, come era prevedibile, quella per il regista, vista la polemica scatenata contro Bryan Singer per le accuse di molestie sessuali e il suo licenziamento.È andata meglio all’altro film «canterino», A Star is Born, gettonato per ben otto volte, tra le quali, oltre al film, anche quelle per i suoi due protagonisti, Bradley Cooper (che lo dirige) e Lady Gaga, così come per l’attore non protagonista (Sam Elliott). Meritava un trattamento migliore l’ottava e ultima pellicola inserita nella categoria del miglior film, ovvero il meraviglioso Green Book, fermatosi solo a cinque, che potrebbe comunque regalare la statuetta di miglior attore a Viggo Mortensen. Tra i lungometraggi stranieri, dovrebbero sospendere le scommesse a favore del messicano Roma di Cuarón, viste le numerose nomination portate a casa. Il suo rivale è il polacco Cold War che ha avuto la soddisfazione della nomination di Pawel Pawlikowski nella cinquina del miglior regista. Tra i film di animazione, si annuncia un duello tra Gli incredibili 2 e Spider-Man: Into the Spider-Verse. Candidati come protagonisti, anche, Willem Dafoe (Van Gogh), Glenn Close (The Wife) e Melissa McCarthy .

Maurizio Acerbi, ilgiornale.it

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