DAZN Heroes: Rabiot si racconta a Matri in vista del derby di Italia

Da oggi, mercoledì 22 novembre, è disponibile in esclusiva sull’app di live streaming e intrattenimento sportivo un nuovo DAZN Heroes, il format di contenuti originali ed esclusivi che racconta i protagonisti e le storie più appassionanti dello sport, dedicato al centrocampista della Juventus Adrien Rabiot.

Aspettando l‘attesissimo Derby di Italia che vedrà le prime in classifica, Juventus e Inter, sfidarsi in un match che promette grandi emozioni, DAZN porta in app un contenuto dedicato a Adrien Rabiot, centrocampista della Juventus che, all’Allianz Stadium, tenterà il sorpasso sulla capolista allenata da Inzaghi. Il contenuto su Rabiot si aggiunge al DAZN Heroes dedicato all’attaccante nerazzurro Thuram per portar i tifosi nell’avvincente clima pre-match.

DAZN Heroes – Riservato. Adrien Rabiot, vede il centrocampista francese raccontare gli esordi al PSG, l’anno al Tolosa, il ruolo di Ancelotti e quello di Allegri, i propri idoli e il rapporto con la squadra. Accompagnato da Alessandro Matri, ex calciatore oggi opinionista a DAZN, Rabiot racconta la mentalità bianconera e le responsabilità dietro la fascia di capitano in una chiacchierata profonda che guarda alle prossime sfide.

Questo nuovo DAZN Heroes anticipa l’attesissimo Derby d’Italia tra Juventus-Inter che si disputerà domenica 26 alle 20:45 e sarà disponibile in esclusiva su DAZN con il commento di Pierluigi Pardo e Massimo Ambrosini e con a bordocampo, nel pre-partita, anche Diletta Leotta.

Di seguito alcune delle dichiarazioni estratte dall’episodio:

L’ESORDIO E IL RUOLO DI ANCELOTTI
Mi sono trovato molto bene con Ancelotti, mi veniva a vedere quando giocavo con l’under19 e chiedeva lui stesso agli allenatori di farmi allenare con loro: avevo 17 anni, mi ha aiutato tantissimo.

SU THIAGO MOTTA
Al PSG tutti i calciatori erano bravi con me, ma avevo un rapporto particolare con Thiago Motta con cui giocavo assieme a centrocampo. Già da allora immaginavo potesse diventare un allenatore perché aveva visione e parlava spesso di tattica. Lo sento ancora, ci salutiamo quando capita di incontrarci e ci sentiamo anche tramite messaggi.

“FIGLIO DI ALLEGRI”
Avevo incontrato Allegri la stagione prima di arrivare alla Juve ed è lui che mi ha voluto qui, ma quando ho firmato, lui è andato via. Quando ci siamo ritrovati c’è stato feeling fin da subito. Venivo da sei mesi senza giocare, avevo ricevuto delle critiche e dovevo ancora adattarmi, ma sono cresciuto molto. Conosco la mentalità del mister, so cosa vuole da noi e il suo approccio vincente che condivido. Abbiamo parlato tanto durane la stagione e mi manda spesso anche dei messaggi, anche in vacanza! Quando il mister negli ultimi minuti si arrabbia non possiamo non vederlo dal campo, ma anche questo aspetto di Allegri è positivo: vive le partite appieno e vuole rimanere in partita fino alla fine. Sono contento di portare la fascia di capitano soprattutto pensando alla storia di questo club. Parleremo del rinnovo più avanti.

LA LOTTA SCUDETTO
Lo scudetto è una cosa a parte. Allegri ha la mentalità vincente e la applica in ogni partita e ogni giorno, non solo in ottica scudetto. Per lo scudetto vedremo cosa succederà, ma è la mentalità di voler vincere ogni partita a renderlo un grande allenatore.

GLI IDOLI
Il mio idolo è Steven Gerrard, un giocatore box to box in grado di fare un gol da 30mt con il tiro e poi andare in scivolata per difendere la sua porta. Un giocatore già moderno.
Mentre tra i francesi che sono stati alla Juve cito sicuramente Zidane, ma anche Deschamps

PREPARAZIONE
Dopo una partita guardo sempre la mia prestazione per vedere i miei errori ma guardo anche le partite delle altre squadre per vedere come giocano, soprattutto a centrocampo e chi saranno i miei avversari.

IL SUO SOGNO
Se dovessi scegliere tra Champions League, Mondiale ed Europeo sceglierei la Champions League perché credo che sia la competizione più difficile da vincere.

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