Laura Morante: “Scrivo perchè tengo famiglia”. Sul caso molestie: “Distinzione tra violenza e schiavismo”

Laura Morante:l’attrice in libreria con “Brividi immorali”.

Laura Morante: “Scrivo perchè tengo famiglia”, l’attrice si cimenta nella scrittura ed è in libreria con “Brividi immorali”, edizioni La Nave di Teseo Oceani. Tra le attrici più importanti del panorama italiano, Laura Morante ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Libero e ha commentato il ritorno dei temi come moralità e etica: “Penso sia importante parlare di quello che è accaduto. Stupro, violenza, ci dobbiamo sollevare da tutto ciò. Abbiamo sperperato il patrimonio femminista che altre donne tanti anni fa erano riuscite a conquistare per noi”. La Morante ha poi analizzato il bombardamento mediatico sul caso molestie: “La violenza se è vera va denunciata, altrimenti parliamo di schiavismo. Ma ci vuole talento per essere sinceri”. Talento che lei ha sempre posseduto e che presto potremmo vedere in sala, ma nel ruolo di regista: “Penso che l’anno prossimo farò un altro film, una storia legata al mondo delle donne. Mi piace scrivere per loro ruoli femminili”.La avventura da scrittrice di Laura Morante potrebbe anche non fermarsi qui, come rivelato dalla stessa artista nel corso dell’intervista a Libero: “Ci ho preso gusto… ma tengo famiglia devo anche provvedere ai bisogni dei miei. Quando scrivevo mi sono rifugiata da mia zia. Ricordo che mi alzavo di notte e chiacchieravo camminando, riflettevo sulle frasi da segnare, sembravo una nottambula, ma è stato bello. Mi sono resa conto che scrivere è un po’ come recitare”. Cinema, scrittura ma anche teatro nella vita di Laura Morante: “L’8 febbraio debutto ad Arezzo con ‘Le voci nel buoi’, sarà un lungo tour che mi porterà anche a Milano al Teatro Carcano. E’ un thriller psicologico intenso che ho amato molto. A Broadway, nel 1999 è stato diretto da John Pielmeir, fu uno dei più grandi successi di quegli anni”.

Carmine Massimo Balsamo, ilsussidiario.net

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