Cannes, Tarantino travolge il festival. Con Brad Pitt e Leo DiCaprio la Hollywood più bella sulla Croisette

Fan e fotografi impazziti per i protagonisti del film, sul red carpet con Margot Robbie. Applausi a scena aperta durante la proiezione, preceduta dal messaggio del regista che ha chiesto di non fare spoiler

Croisette paralizzata, fan tarantiniani dalle prime ore del mattino in strada in cerca di un invito, i più ingegnosi hanno improvvisato coreografie alla Pulp Fiction, fotografi pronti a tutto per di riuscire a immortalare il clan di Quentin Tarantino. A Cannes è il giorno di C’era una volta a… Hollywood, il nono film del maestro americano, quello per cui è stato chiuso quattro mesi in sala di montaggio pur di riuscire a farlo debuttare qui, dove tutto è cominciato ventisette anni fa con Le Iene.Smoking d’ordinanza Brad Pitt col ciuffo, Leo DiCaprio sorriso stampato, si stringono al loro regista e alla bellissima Margot Robbie, un babydoll color cipria sui pantaloni di paillettes e salgono la Montée de Marches. Baci alla moglie Daniella Pick e un grido liberatorio prima di entrare in sala: “Vive le cinema”. Cannes si divide: meglio DiCaprio o Pitt? “La migliore coppia dai tempi di Robert Redford e Paul Newman” li aveva presentati Tarantino e come dargli torto?Tanti gli ospiti del tappeto rosso più affollato di questa edizione, tra cui la giurata Elle Fanning, completamente ripresa dopo il malore per il vestito troppo stretto, con la sorella Dakota che nel film interpreta una delle seguaci di Charlie Manson. Tarantino è ventiquattro ore che si raccomanda a tutti #NoSpoilersinHollywood, ha scritto una lettera e l’ha pubblicata sui social, e ha fatto leggere il messaggio prima della proiezione per critici e cronisti. L’ossessione spoiler ha contagiato anche il regista di Bastardi senza gloria: “Io amo il cinema. Voi amate il cinema. È l’avventura di scoprire una storia per la prima volta” il suo appello. Risate e applausi a scena aperta durante la proiezione del film in concorso, seguite dalle prime reazioni positive sui social da parte di critici e giornalisti.E quindi, rigorosamente no spoiler, ecco C’era una volta a… Hollywood: due ore e mezza di dichiarazione d’amore appassionata e palpitante ai film, ai set, alla sala cinematografica, alla pellicola (Tarantino ancora gira rigorosamente in 35 mm), agli attori, esseri così fragili, e soprattutto al potere del cinema di reinventare la realtà. Leo DiCaprio e Brad Pitt sono due veterani di Hollywood, Rick Dalton (DiCaprio) è stato una star della televisione, protagonista di una serie western che tutti i ragazzini degli anni Cinquanta hanno amato e Cliff Booth è la sua storica controfigura, che negli anni è diventato molto di più: un autista, un collaboratore, un confidente, un amico. È il febbraio del 1969 quando li incontriamo, Rick dimentica le battute e non riesce a ottenere altro che il ruolo del cattivo, Cliff vive in una roulotte con il suo cane dopo essere stato in prigione con l’accusa di aver ucciso la moglie. Ma accanto alla villa di Rick a Bel Air è venuto a vivere Roman Polanski con la sua bellissima moglie Sharon Tate (interpretata da Margot Robbie) e, come dice Rick, “magari le cose potrebbero cambiare”. Un cast ricchissimo c’è l’ultimo ruolo del compianto Luke Perry nel film western di DiCaprio, Kurt Russell, gli amici iene Tim Roth e Michael Madsen.Un meccanismo da scatole cinese, film nei film, autocitazioni a gogo da Bastardi senza gloria a Django, set nel set, omaggi cinefili e materiale d’archivio, ricostruzione della Hollywood di quell’epoca, quella dell’infanzia del regista che nel ’69 aveva 6 anni, l’età del suo primo film, quel Bambi che lo ha fatto tanto piangere. L’amore per gli spaghetti western di cui Tarantino è il primo fan, il produttore Al Pacino manda Rick Dalton a Roma a lavorare con Sergio Corbucci “il secondo migliore regista italiano” ed è chiaro che il primo è Sergio Leone. Ci tornerà sei mesi dopo con una moglie italiana e quattro film alle spalle che spaziano dal western al poliziottesco.Bruce Lee, Steve McQueen, Jay Sebring, Roman Polanski ci sono i protagonisti di quella Golden Era che sta per tramontare, un’epoca che conosce una data precisa di declino, secondo il regista, quella della strage a casa Polanski dove per mano dei seguaci di Charlie Manson morirono quattro persone tra cui la moglie incinta, il 9 agosto del 1969. Negli Stati Uniti il film uscirà il 26 luglio (a pochi giorni dal cinquantennale della strage), nelle sale italiane bisognerà aspettare fino al 19 settembre.

Chiara Ugolini, repubblica.it

 

Torna in alto