Elena Sofia Ricci in Vivi e Lascia Vivere: “Mia Laura dà messaggio di speranza, sarà strano tornare a toccarci di nuovo”

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Elena Sofia Ricci torna su Rai1 per dare volto a Laura Ruggero, la protagonista di una storia avvincente che dai toni del family raggiunge le sfumature forti del noir e del thriller. Vivi e lascia vivere, una serie in sei puntate in onda in prima serata da giovedì 23 aprile su Rai 1. Avrà l’arduo compito di non far rimpiangere DOC – Nelle tue mani, vera rivelazione della stagione televisiva con picchi da oltre 9 milioni di spettatori. Noi abbiamo avuto l’occasione di incontrare telefonicamente Elena Sofia Ricci proprio per parlare di questo nuovo atteso ruolo, ma anche del delicato momento che sta vivendo il nostro paese in questo momento di coronavirus.

Elena Sofia Ricci come tutti passa il proprio tempo in casa e la cosa dopo quasi due mesi comincia a farsi sentire anche per le cose più normali: “Dentro casa ci sembra che il tempo scorra più velocemente, siamo tutti chiusi e le giornate non dovrebbero finire più ed invece sembra finire subito. Quando vedo film con la gente che si abbraccia e si bacia mi sembra strano. Ho come la sensazione di fermarmi e dire attenti che c’è il virus. L’attenzione al rispetto dell’altro e della distanza che dobbiamo avere per non favorir il contagio e debellare questo virus maledetto mi fa capire come sarà strano quando potremmo ritoccarci. Nei primi 15-20 giorni neanche in famiglia ci toccavamo, io ho fatto spogliare mia figlia sul pianerottolo e non l’ho abbracciata per tutto questo tempo. Ora siamo tornati dentro le mura di casa, quindi senza troppe smancerie ci abbracciamo. Già con la vicina di casa non c’è contatto, ci sono dei muri che ci separano l’uno dall’altro come accadeva con il muro di Berlino. I nostri fortunatamente non saranno sicuramente anni di separazione. Ho in mente la scena del film Gandhi che apre con centinaia di migliaia di persone al suo funerale, mi è parsa incredibile agli occhi dopo tutto questo distacco”.

Laura per Elena Sofia Ricci è una donna che nelle difficoltà si scopre coraggiosa, che non si arrende e che, proprio quando la vita sembra presentarle “il conto”, reagisce, si reinventa, si concede un’altra opportunità, anche a costo di far emergere dal passato quelle verità scomode che aveva celato al mondo con attento scrupolo: “Laura è una donna che si caratterizza per essere sfrontata, rigida, sfacciata a volte anche con aggressività. Tira fuori il suo carattere, a volte come se fosse un felino. Non è specializzata nell’essere affettuosa e mi sembrava molto interessante. Non esiste in natura la mamma perfetta, mi piaceva una mamma che comincia l’amore in modo pratico attraverso le scelte e i fatti. Sono le forme di amore che cambiano, nel corso della serie magari ci sono dei momenti in cui si ammorbidisce e lotta cercando di non cadere nel sentimento. La vedremo combattere contro questa fragilità, ha una paura terribile di alcuni sentimenti. Vedremo una Laura molto distratta verso i figli, ma li tratta anche da adulti in modo pragmatico. Avrebbe potuto compiere altre scelte, ma non è detto che la scelta più facile sia quella sbagliata”, poi su cosa le accumuna spiega “Non sono una campionessa mondiale di affetto fisico. Non sono un pezzo di legno, però non so essere molto brava fisicamente. Ma anche la determinazione, sono stata una ragazza con tanti problemi ma molto appassionata e determinata nel lottare per emergere con la mia passione. Volevo fare quello che amavo, quindi la determinazione per farlo al meglio sicuramente è un tratto del carattere in comune”.

Laura è una di quelle persone che riesce a trasformare l’esistenza in qualcosa di migliore, di compiuto, proprio quando tutte le certezze appaiono perdute. Incarna lo spirito di rivalsa di chi non teme di guardare al futuro con positività e riesce a trovare, anche nel dolore più profondo, lo stimolo per evolversi, per crescere e realizzarsi. Ma Elena Sofia Ricci non è presuntuosa e spiega di non aver voluto ergersi a paladina di nessun messaggio: “I messaggi li deve dare il Papa. Noi dobbiamo cercare di gettarci nel mare degli interrogativi e chiederci cosa possiamo fare per rinascere. Poi in un momento come questo ancora di più. Ci vuole onesta profonda, tutti questi personaggi ti nascondono qualcosa. È una serie molto forte, quando l’abbiamo girata non avremmo mai pensato a qualcosa del genere. Partire da questo può essere una buona idea. Le persone possono rialzarsi facendo il proprio mestiere oppure reinventandosi. Può essere una buona idea per chi ha perso il lavoro. Questa potrebbe essere un’idea per molti, poi cerchiamo di consolare un po’ gli animi facendo compagnia con una serie che alterna tanti generi all’interno. Quello che c’è più di tutti è il messaggio di speranza. Voglio lanciare anche un ringraziamento a tutti gli operatori sanitari e i ricercatori che saranno fondamentali per ripartire e rialzarci”, poi ha anche un augurio per il futuro “I casi di uomini e donne in ginocchio sono infiniti in questo momento, li vediamo in televisione ogni giorno. Persone che hanno perso i propri cari, persone colpite dalla malattia. Spero che la mia Laura possa alleviare alcune ferite ed essere uno spunto a cui guardare per rialzarsi quando si potrà ripartire. Spero che dopo tutto questo ci ricorderemo di dare assistenza al prossimo”.

Una serie in cui tra le tante meravigliose attrici ci sono anche delle amiche come Iaia Forte e Bianca Nappi, ma sono tante le figure femminili con cui ha stretto una sorellenza nel corso della sua vita: “La mia vita è fatta di sorellanza, a partire dalle mie sorelle. Lisa lavora nello spettacolo e vive in Italia come me. Lei è una grande coreografa di danza aerea, ora la danza è l’arte più inginocchio di tutte e voglio ricordare il grido di dolore che arriva dalle categorie dello spettacolo. Io ho anche un fratello, anche se fino a 30 anni come sapere ero figlia unica. Ho costruito una serie di rapporti con tantissime amiche in tutti gli ambienti. Ho un grande amore per le mie colleghe perché non sono competitiva e questo mi ha permesso di avere grandi amiche. C’è una complicità molto forte con le donne, ma ho anche tanti amici maschi. Non mi piace molto fare la gestione di genere ma di persone. Noi donne forse siamo per natura un po’ più chiacchierone”. Una donna presente nel cast è la figlia Emma, anche se interpretando Laura da giovane nei flashback dal passato non ha potuto condividere nessuna scena con lei: “Una storia buffa e divertente, mi hanno chiesto di far fare il provino a mia figlia che lo ha fatto molto bene. Era molto emozionata all’idea di fare il provino, mi assomiglia molto nel carattere e nella personalità. Ricorda molto me alla sua età. È stato divertente vederla faticare come una pazza sul set, hanno capito quanto fatico anche io magari. Il primo giorno di lavoro é tornata a casa morta e congelata dicendo che non avrebbe mai detto più “che pizza mamma” e ha chiesto “mamma come fai a farlo tutti i giorni”. La vera emozione è stato vedere lei quanto era emozionata. Poi c’è sempre la paura del paragone ingombrante”.

Elena Sofia Ricci tornando sulla sua famiglia traccia un bilancio di questi 40 anni di carriera, ma anche dei quasi 60 anni di vita: “Sono stati tanti i momenti in cui ho dovuto riemergere come è accaduto a Laura, a cominciare da quello più clamoroso quando a 30 anni in un momento di grande dolore ho capito che non potevo più ragionare. Ho deciso di iniziare a farmi delle domande intrattenendo un percorso psicoterapico che t diventato una passione e che faccio tutt’ora. Ci sono state scelte che mi hanno fatto rialzare da momenti di crisi, non volevo morire nei panni di suor Angela e quindi ho deciso di tornare al teatro classico. Poi sono successe cose meravigliose come la chiamata di Paolo Sorrentino per Veronica Lario, questa serie e il ruolo di Montalcini. Un altro momento è stato dover decidere se dire o no a mia madre che aveva un tumore al pancreas, io in quel momento ho nascosto fino alla fine la verità a mia madre fino a quando è morta per non aggiungere al dolore della malattia anche quelli della consapevolezza dell’addio. Anche io non avrei mai voluto sapere questa cosa”. Sottolinea poi come ci siano tante donne che l’hanno ispirata: “Sicuramente Penelope Cruz nel film Volder, ma poi anche la mamma in Mommy di Xavier Dolan. Ci sono donne di grande carattere nella storia del cinema e della letteratura di cui mi sono nutrita è ormai sono incise nel mio DNA, affiorano qua e là e non posso farne a meno. È chiaro che fanno parte di un bagaglio di esperienze umane e culturali che mi sono creata nella mia vita di 58 anni”.

Elena Sofia Ricci spiega come la sua Laura sia protagonista di una serie al femminile, ma guai a definirla come femminista: “Io non amo la parola femminista perché mi rimanda a quella maschilista che non mi piace. Dobbiamo ringraziare le battaglie degli anni ‘70 e 80, ma non dobbiamo più parlare in questi termini. Voglio parlare di persone. In questa serie c’è molto femminile perché la donna per il suo potenziale innato ha un se una spinta creativa leggermente superiore a quella degli uomini che hanno altri pregi. Le donne riescono ad avere questa spinta creativa che deriva dal fatto di essere madri. Si sta vedendo sempre di più il genere umano. Io non ne posso più di sentir parlare in questi termini femministe. Ci sono le persone e le loro meravigliose differenze”, con una meravigliosa chiosa che è un invito a riscoprire l’umanità del noi rispetto alla brutta abitudine del mettere sempre davanti a tutto l’io.

Vivi e lascia vivere è una coproduzione Rai Fiction – Bibi Film Tv, prodotta da Angelo Barbagallo per Bibi Film Tv e diretta da Pappi Corsicato. Soggetti e sceneggiature sono di Monica Rametta, Valia Santella, Giulia Calenda, Camilla Paterno’ e Marco Pettenello. Ad affiancare Elena Sofia Ricci, Antonio Gerardi, nel ruolo di Renato Ruggero, il marito di Laura, musicista con il vizio del gioco che per lavoro è spesso lontano da casa, Silvia Mazzieri, Carlotta Antonelli e Giampiero De Concilio, in quelli dei tre figli, Giada, Nina e Giovanni. Nel cast anche Giulia Elettra Gorietti, Alessandra Acciai, Giulio Beranek, Cristina Donadio e la partecipazione di Massimo Ghini nel ruolo di Toni, un distinto e affascinante uomo d’affari che ritorna dal passato di Laura.

Thomas Cardinali, giornalettismo.com

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