Belve, Claudio Amendola e la sua straordinaria umanità

(di Tiziano Rapanà) Ma tu non ti fai più fregare dal batticuore, che si è palesato in un tramonto d’agosto. Noti la stranezza e cresce in te la diffidenza, credere all’amore alla tua età così certa? E il principe azzurro ha i capelli troppo bianchi per aderire a quell’immaginario così aderente alle fiabe che ti hanno raccontato da bambina. Così ti sembra l’estate: lunga e infelice, come tutte le spensieratezze che si protraggono più del dovuto. E il mare non è più la voce del cuore o di teste svuotate dal divertimento. È un orpello. Il mare è solo mare, una parte del paesaggio. E non ci sono più i principi ma noti i troppi fantini che cercano di pilotare la tua esistenza e hanno il physique del tuo datore di lavoro, ex compagno/marito, di chi ti ha promesso un’aspettativa di un lavoro migliore. E ritorni con la mente alla prima giovinezza, alla bella cameretta dominata dal poster di Claudio Amendola. Tu non esisti, sei una donna o tante donne, migliaia forse. Può essere svagata tra le vetrine di via condotti o trafelata in attesa di una nuova occupazione, infelice nella tua mestizia giornaliera a tal punto da rinunciare a rifinire il tuo femminino e ti abbandoni all’unico lusso della tua esistenza: le scarpe décolleté. Tutto ti sembra – vi sembra (sia chiaro non esiste, è un’immagine di donna-tante donne) – sbiadito, tranne il poster di Claudio Amendola. Che ancora lì giganteggia in qualche angolo della testa e chissà se si trova ancora nella vecchia casa dei genitori. E i miti invecchiano male o fin troppo bene. Amandola, fuori dal poster, non ha subìto il maleficio del tempo. Eh sì, le rughe ci sono ma l’anima è intatta. Fuori dal poster, l’attore non si è lasciato possedere dal demone della protervia. È uno di noi. Ieri, l’artista è stato protagonista dell’ultima puntata di Belve (Rai 2) condotta da Francesca Fagnani. E finalmente esistono i difetti, le fragilità… si è umani troppo umani, fuori dall’idea di indossare la livrea dei divi. Claudio Amendola riluce di onestà intellettuale. Le sue parole sono state un calcio all’ipocrisia dei troppi aspiranti praticanti degli esercizi spirituali di sant’Ignazio di Loyola. Viva Amendola e la sua straordinaria umanità: grande attore e grandissima persona.

tiziano.rp@gmail.com

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