Da Battiato a De André, dalla PFM a Baglioni: Sony ripubblica su nastro alcuni storici album italiani

Sony Music Italy apre al pubblico, per la prima volta, i suoi archivi e il risultato è la collana Legacy Master Tapes: le più importanti opere degli artisti e delle band che hanno scritto la storia della musica italiana vengono pubblicate su nastro nella qualità delle registrazioni analogiche originali. Il vasto archivio Sony Music ha un patrimonio di master che arriva fino agli anni ’90, quando la tecnologia spense il bottone del nastro analogico per passare al digitale: con Legacy Master Tapes, questo patrimonio non andrà perso.

Per la prima serie, l’etichetta discografica ha scelto undici titoli storici italiani: Lucio Battisti, Il mio canto libero; Claudio Baglioni, Sabato pomeriggio; Franco Battiato, Fetus; Edoardo Bennato, La torre di Babele; Lucio Dalla, Lucio Dalla; Francesco De Gregori, Viva l’Italia; Fabrizio De André, Storia di un impiegato; Antonello Venditti, Lilly; Premiata Forneria Marconi, Storia di un minuto; Banco del Mutuo Soccorso, Banco del Mutuo Soccorso; Area, Crac.

Ogni singola copia di questa edizione in tiratura limitata è realizzata dal master originale: pezzi unici prodotti su richiesta, prenotabili e ordinabili esclusivamente sul sito della major appena inaugurato. “Fra i tantissimi appassionati del suono analogico di tutto il mondo, esiste una vasta schiera di cultori del reel-to-reel che non ha mai avuto la possibilità di acquistare grandi registrazioni in bobina”, afferma Stefano Patara, direttore Sony Legacy. “Master Tapes vuole iniziare a colmare questa lacuna partendo dai capolavori da studio della musica italiana proposti in un prodotto di altissimo livello. È un altro passo intrapreso da Sony Music nella direzione di preservare e riproporre la qualità delle registrazioni del suo catalogo nella convinzione che in futuro l’interesse per il suono analogico e per l’audio di alta qualità in genere siano destinati ad aumentare”. “Per la realizzazione di questa edizione esclusiva sono stati riprodotti i nastri master a due piste delle varie opere, utilizzando un registratore Studer A820 MKII senza nessun stadio intermedio di elaborazione”, spiega Sony. “Per preservare la sonorità originale dell’opera non sono state effettuate modifiche al segnale di alcun genere (come riduzione di rumore o equalizzazioni). Sono state evitate tutte le possibili alterazioni del segnale e qualsiasi altra interferenza, utilizzando filtri di rete, stabilizzatori e cavi di segnale di altissima qualità. Tutte queste procedure hanno contribuito a ridurre il rumore del nastro nello spettro di frequenze più basso, e ad esaltare il calore delle armoniche tipiche delle registrazioni analogiche”.

Lastampa.it

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