Bryan Cranston torna con serie ‘Your Honor’ su Sky

“Cosa saresti disposto a fare per proteggere tuo figlio?”. La risposta è nell’animo della gran parte dei genitori anche i più integerrimi, “tutto fino a diventare tu stesso un criminale per proteggere quello che hai di più caro al mondo”.

Un grande dilemma morale che pone una serie con un protagonista, Bryan Cranston qui superlativo, questa volta nei panni di un giudice.  Su Sky Atlantic  debutta il 24 febbraio alle 21.15 con i primi due episodi di ‘Your Honor’, la nuova miniserie di casa Showtime con Cranston , candidato ai Golden Globe per la sua performance. L’attore torna in tv dopo la pluripremiata serie televisiva Breaking Bad, per la quale ha vinto quattro premi Emmy e un premio Golden Globe.
Lo vedremo nei panni Michael Desiato un rispettato giudice di New Orleans, un uomo che ha fatto della legge e della giustizia il proprio stile di vita. La storia di un uomo tranquillo, ben incorniciato in una vita molto chiara e precisa, che riceve un pugno in pieno viso, di fatto, tanto da farlo deragliare dal suo percorso, come un animale messo all’angolo che, nonostante un’indole solitamente rigorosa e pacifica, è disposto a tutto per sfuggire al peggio.
Dopo la scomparsa violenta della moglie, morta circa un anno prima dell’inizio della serie, Michael vive da solo con il figlio Adam (Hunter Doohan) un ragazzo sensibile e amante della fotografia. Il giorno del primo anniversario della morte della madre, Adam va a portare una foto incorniciata e mazzo di fiori nel luogo dove è avvenuta la tragedia, una zona di periferia piuttosto malfamata, ma viene avvicinato da una gang che sembra non avere buone intenzioni. Spaventato e col fiato corto (soffre di asma), sale in macchina e fugge a tutta velocità…ma a un incrocio finisce per investire accidentalmente un motociclista, uccidendolo.
Sotto shock e devastato dal senso di colpa, Adam confessa al padre l’accaduto, e alla fine i due decidono insieme di andare al distretto di polizia per raccontare quanto successo. Quando Michael però scopre l’identità della vittima – Rocco Baxter, il figlio del più potente e pericoloso boss della città, Jimmy Baxter (Michael Stuhlbarg) – cambia idea proprio lui uomo di legge inflessibile strenuo difensore della legalità: meglio il silenzio perché per Adam finire in prigione significherebbe andare incontro a morte sicura. La lunga mano della criminalità organizzata non conosce limiti. Hope Davis è Gina Baxter, la determinata, devotissima e spietata moglie del boss Jimmy, una madre in cerca di giustizia e di vendetta per il figlio investito e ucciso da Adam. I Desiato, padre e figlio si ritrovano così costretti a nascondersi dalla legge e dai loro nemici, ma , soprattutto, a mentire ai loro amici, tra cui l’aspirante sindaco Charlie (Isiah Whitlock Jr) il miglior amico di Michael, quasi un fratello per lui. Come se ciò non bastasse, la colpa dell’omicidio stradale alla fine va a ricadere sul giovane Kofi Jones (Lamar Johnson) che però, nonostante decida di prendersi la colpa, è innocente. Solo che a nessuno sembra importare. A nessuno tranne a Adam e a Michael, che spera di poterlo aiutare, quantomeno a migliora un po’ la sua posizione, coinvolgendo Lee Delamere (Carmen Ejogo) la sua ex protetta, che ora un’avvocata di successo. Adam ha inoltre una relazione segreta con Frannie (Sofia Black-D’Elia) la sua insegnante di fotografia. Your Honor di casa Showtime è l’adattamento dell’israeliana Kvodo, ed è stata creata da Peter Moffat, già dietro il successo della serie britannica Criminal Justice, sarà disponibile anche on demand e in streaming su NOW TV. I produttori del progetto sono Robert e Michelle King, già autori di The Good Wife. Peter Moffat è invece showrunner e produttore esecutivo della serie, oltre ad aver scritto la sceneggiatura di numerosi episodi, tra cui il pilot.
Cranston dal 2013 a oggi ha preso parte a numerose produzioni sia televisive sia cinematografiche (tra cui L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo, Wakefield – Nascosto nell’ombra), per, Trumbo ha anche ricevuto una nomination agli Oscar nel 2016). 

Nicoletta Tamberlich, ANSA

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