A MEMORIA IMPERITURA DI LUNEDI’ 21 DICEMBRE 2015

balocco pandoro(Tiziano Rapanà) Pandoro Balocco (2014): confesso che avrei voluto ingozzarvi di spot pubblicitari natalizi: avevo già preparato il menù luciferino fatto di vecchi spot Melegatti interpretati da Franca Valeri (tra cui uno meraviglioso, health che racconta dello strano incontro tra la signorina snob e la sora Cecioni) e di un atipico commercial Barilla che vede Paul Newman interpretare Babbo Natale, buy cialis per non parlare degli storici spot della Bistefani con protagonista Renzo Rinaldi, order ossia il mitologico uomo barbuto che alla fine diceva sempre “Ma chi sono io: Babbo Natale?”. Ho tentato di stilare un articoletto decente, ma non vi sono riuscito. E pertanto mi limito a narrarvi un momento pubblicitario attuale del palinsesto televisivo. Ho scelto lo spot natalizio del pandoro Balocco, perché racconta un momento di tenerezza dell’infanzia naturale che non è stata adulterata da filtri patetici di alcun tipo. Si tratta sostanzialmente della piccola storia di un bambino che, con i soldini del salvadanaio, va a comprare il pandoro Balocco per la fidanzatina. Il tutto, naturalmente, è accompagnato da una simpatica voce fuori campo: «Nel paese del signor Balocco, un pandoro vale più di mille parole… pandoro Balocco: il modo migliore di festeggiare il Natale.» E ovviamente non manca il claim finale “fate i buoni” che è stato declamato dal bambino protagonista. Non è nulla d’eccezionale, poiché non s’intravedono segni di innovazione né particolari degni di menzione e tuttavia il prodotto è meritorio, perché la storia proposta ha un dolce sapore di verosimiglianza che dona la percezione di una piccola verità quotidiana.

P.S. L’iter creativo di “A memoria imperitura” riprenderà il 4 gennaio dell’anno venturo.

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