Nicoletta Mantovani si è sposata con Alberto Tinarelli

La vedova di Luciano Pavarotti ha detto «sì» ad Alberto Tinarelli, conosciuto pochi mesi fa grazie a un’amica comune. Un colpo di fulmine, culminato in una giornata bellissima e piena di emozioni

Nicoletta Mantovani si è risposata. La vedova di Luciano Pavarotti, scomparso nel 2007, ha detto sì ad Alberto Tinarelli, 52enne consulente per una società di servizi finanziari. La cerimonia a Bologna, dove entrambi vivono da sempre, nella basilica di Sant’Antonio da Padova, l’Antoniano per tutti. Nicoletta, che per sposare il tenore, nel 2003, aveva scelto un abito rosa cipria, questa volta ha optato per un tenue azzurro polvere, capelli sciolti sulle spalle, e un bouquet bianco dono del futuro marito, che l’ha aspettata davanti alla chiesa e che poi l’ha presa per mano fino all’altare.

Nicoletta e Alberto, infatti, si sono conosciuti di recente, nove mesi fa, complice la comune amica Grazia Verasani, come ha riportato Il Resto del Carlino. A farli innamorare, una cena sui colli bolognesi, un vero e proprio colpo di fulmine.

«Non avevamo motivo di sposarci, se non per una voglia matta di farlo. Abbiamo deciso di farlo in chiesa, perché per me, da credente era importante dichiarare il nostro amore davanti al Signore. Lo faremo a Bologna in settembre, in una chiesa speciale per me, piena di significato», aveva annunciato la Mantovani in un’intervista a Chi. Non ha dimenticato il primo marito: «Rimarrà sempre una persona importante della mia vita e continuerò a seguirne la memoria, come merita un grande artista come lui. Ma come mi ricordava sempre Luciano, la vita va vissuta in ogni istante al massimo, cercando sempre di avere il sorriso, e Alberto mi fa rivivere una grande gioia. Il nostro è un amore profondo, una vera magia».

A festeggiare il loro giorno più bello, tanti amici, anche famosi, da Nek a Giovanni Caccamo, e i rispettivi parenti. Invitata speciale, Alice, la figlia che Nicoletta ha avuto da Pavarotti, e che oggi ha 17 anni. Un nuovo capitolo ha inizio, ma quello che è stato resta.

VanityFair

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