TV2000, BOOM DELLA PUBBLICITÀ

Le novità del canale controllato dalla Cei. Il d.g. Serra: progresso da consolidare. Ruffini: se ci fossero risorse faremmo un canale per bambini

paolo-ruffiniNel 2016 le entrate pubblicitarie di Rete Blu spa, la società della Conferenza episcopale italiana che controlla il canale Tv2000 e il circuito radio InBlu, saliranno a cinque milioni di euro complessivi, con un +65% rispetto al 2015. Circa 4,5 milioni arrivano dalla tv, la cui raccolta è a cura di Prs, e circa 500 mila euro dalla radio, la cui raccolta è invece realizzata internamente.
E, come spiega Lorenzo Serra, direttore generale di Rete Blu, «il combinato disposto dell’aumento delle entrate pubblicitarie e della razionalizzazione dei costi libererà risorse per poter arricchire i palinsesti di tv e radio. Questo è il mandato che abbiamo». Perché, per le finalità pastorali del gruppo editoriale, Rete Blu non si può giudicare una attività economica come le altre, ma una sorta di investimento della Cei per fare arrivare i messaggi della dottrina cattolica al pubblico più ampio possibile.
Rete Blu spa, infatti, ha chiuso il 2015 con un valore della produzione in calo dell’8% a quota 8,7 milioni di euro (pubblicità più altre convenzioni), e con costi della produzione in crescita del 3,8% a quota 40,5 milioni di euro, per un rosso di 31,5 milioni di euro (dopo i 29,2 milioni di euro del 2014). Un deficit ripianato, come ogni anno, dalla Cei, azionista di controllo di Rete Blu spa, attraverso versamenti in conto capitale. «Dobbiamo consolidare per un po’ di esercizi la crescita del 2016. E solo tra qualche anno», aggiunge Serra, «potremo dire se Tv2000 potrà camminare in autonomia, senza bisogno dell’aiuto della Cei. Importante, come dicevo, è intanto avere la capacità di autofinanziarci i nuovi programmi in palinsesto».
Non c’è più il direttore artistico Alessandro Sortino, migrato in Rai, che però ha lavorato fino a due mesi fa a stretto contatto col direttore di Tv2000, Paolo Ruffini, per l’ideazione del palinsesto autunnale del canale all’lcn 28 del digitale terrestre dove ci sono moltissimi programmi autoprodotti. Licia Colò, il volto più noto dell’emittente, avrà sempre il suo spazio alla domenica pomeriggio, cui aggiungerà una trasmissione quotidiana condotta col marito Alessandro Antonino. Nuova entrata, invece, l’inviato di Striscia la notizia Max Laudadio (e qui il cognome aiuta non poco) che avrà uno spazio di intrattenimento in prima serata, Pulci famose, con oggetti donati da personaggi famosi e messi all’asta per solidarietà. A novembre partirà pure il talk show Avanti il prossimo, per il quale non è ancora stato scelto il volto, e poi tanta attenzione ai temi della misericordia con Monica Mondo, che curerà, tra gli altri, anche spazi sulla bioetica (Dapprincipio), sulla musica (Hungry hearts), sull’anima (Soul). Alle letture della Divina commedia di Dante (manca ancora il Paradiso), Franco Nembrini affiancherà un analogo progetto su Pinocchio, in dieci puntate. E «se ci fossero le risorse», commenta Ruffini, «sarebbe anche bello fare un nuovo canale per bambini, ispirato ai principi cristiani. Tv2000 ha certamente un pubblico adulto, simile a quello di Rai Uno, ma parla pure a target più giovani sia su Facebook (età media 35 anni, ndr), sia su Youtube (25-34 anni, ndr). Siamo allo 0,8% di share sulle 24 ore, con 40 milioni di telespettatori nel 2015, tre milioni al giorno, e 100 mila medi in ogni momento della giornata».

Italia Oggi

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