Chiara Ferragni sarà tra i giudici del talent “Making The Cut” su Amazon

L’influencer italiana affiancherà Naomi Campbell, Heidi Klum e Nicole Richie. Lo show sarà trasmesso nel 2020

Chiara Ferragni deve aver deciso che fare l’influencer, pur essendo la più importante nel nostro Paese e tra le più seguite al mondo, non le basti più. Per questo e altri motivi la nota imprenditrice e blogger italiana, che Forbes ha incoronato come la più importante e remunerata fashion blogger del mondo nella moda, sarà tra i giudici di Making The Cut, un talent show tv incentrato proprio sul mondo del fashion business e andrà in onda il prossimo anno in esclusiva su Amazon Prime Video. L’annuncio è stato dato in queste ore ed è arrivato in concomitanza con le riprese del programma che si stanno svolgendo a Tokio. Insieme alla Ferragni dietro il tavolo dei giudici vedremo la modella Heidi Klum e Tim Gunn riconosciuto stilista e personaggio televisivo americano. Quest’ultimo è diventato famosissimo nel suo Paese grazie ai suoi giudizi e al modo di interagire con i concorrenti del programma cult Project Runaway venduto in oltre nazioni al mondo. Per quanto si è saputo Making the cut toccherà alcuni dei luoghi più iconici della moda nel mondo e la “signora Fedez”, ma dicono che odi essere chiamata così’, va a inserirsi in una squadra di giudici e ospiti che vede nomi “pesanti” come Naomi Campbell, la socialite e personaggio tv Nicole Richie, la ex Editor-in-Chief di Vogue Francia Carine Roitfeld e lo stilista Joseph Altuzarra. Il regolamento di Making The Cut vede in gara dodici imprenditori e designer del mondo della moda, provenienti da tutto il mondo, che devono cercare di portare i loro brand sino a diventare un fenomeno globale. Essendo una produzione Amazon i look che vedremo in trasmissione saranno acquistabili sul portale di vendite on line e il vincitore riceverà (ed è una cifra altissima per un talent) un milione di dollari da investire nel proprio marchio. Lo show sarà trasmesso nel 2020 da Amazon Prime Video in più di 200 Paesi, ovviamente Italia inclusa.

Luca Dondoni, lastampa.it

Torna in alto