SKY LANCIA LA SUA TV VIA INTERNET

sky(di Claudio Plazzotta, nurse Italia Oggi) Sky e Mediaset, cialis in questi giorni, hanno programmato conferenze stampa per parlare delle loro operazioni in pay tv: gli uomini di Rupert Murdoch, ieri a Milano, hanno presentato la nuova Sky online tv box, ovvero una piccola scatolina che, come anticipato da ItaliaOggi del 22 aprile scorso, consente di trasformare qualsiasi tv Hd in Smart tv e di vedere, quindi, l’offerta di Sky online (pensata, all’inizio, solo per tablet e pc) anche sul televisore di casa.
E poi, in Lega Serie B, hanno celebrato l’esclusiva assoluta su tutte le partite della serie cadetta 2015-2018, inserite dalla prossima stagione nel pacchetto Calcio e non più in pay per view.
Il 9 giugno, invece, a Santa Margherita Ligure, toccherà ai vertici Mediaset illustrare tutte le novità di Premium, spingendo sulla esclusiva assoluta triennale della Champions league di calcio e sugli accordi pluriennali esclusivi con Warner Bros (fino al 2020) e NBC Universal (fino al 2018).
Tuttavia sono momenti in cui è molto difficile raccontare la normale routine di due piattaforme pay apparentemente concorrenti. Difficile perché, da un lato, c’è l’indagine di Antitrust e Guardia di finanza su ipotesi di accordi spartitori sui diritti della Serie A di calcio fra Sky e Mediaset, in danno della concorrenza; dall’altro si fa sempre più alta la voce di imminente fusione tra Sky e Premium, con la nascita di una nuova società a maggioranza Sky.
I diretti interessati, naturalmente, non commentano le indiscrezioni.
E, in particolare, l’amministratore delegato di Sky, Andrea Zappia, si sottrae da qualunque dichiarazione sia sulla ventilata fusione con Premium, sia anche sulle eventuali trattative con Viacom per l’acquisto dell’lcn 8 ora occupato da Mtv.
ANTITRUST E DIRITTI TV.
Sulla questione Antitrust, invece, il numero uno di Sky ribadisce che «c’è un’indagine e aspettiamo di vedere il convincimento dell’Autorità, evitando di interpretare noi il pensiero dell’Antitrust. Comunque dal giugno scorso la nostra posizione è chiara. Per i pacchetti A e B dei diritti tv sulla Serie A avevamo vinto noi ai sensi delle regole del bando. La Lega Serie A, consigliata dal proprio advisor Infront, ha invece adottato, con propria decisione e nonostante l’opposizione forte di Sky, un’assegnazione diversa, assai più penalizzante per il business di Sky (assegnando i pacchetti B del digitale terrestre e D, relativo alle squadre meno importanti, a Mediaset, ndr). Sky ha poi acquisito da Rti, con un regolare contratto di sublicenza approvato da Antitrust e Agcom, i diritti sul pacchetto D, senza partecipare ad alcuna intesa».
L’approvazione Antitrust, tuttavia, non ci sarebbe stata. La stessa Autorità, infatti, precisa di non avere mai «rilasciato alcuna autorizzazione a favore di operatori tv su possibili accordi distorsivi della concorrenza in merito ai diritti di Serie A 2015-2018, né alcun contratto o accordo tra Sky e Mediaset è mai stato portato all’attenzione dell’Autorità». Ma a stemperare il clima provvede comunque il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, il quale, a margine di una audizione al senato, sottolinea che «sul calcio c’è solo un’indagine, che per noi è ordinaria amministrazione. Non vuol dire che ci sia stato un illecito o che ci siano dei responsabili. Ma a fronte di affermazioni anche riportate dalla stampa (una intervista a Claudio Lotito, presidente della Lazio, ndr) andiamo a verificare con estrema attenzione le cose».
LE MOSSE DI SKY. Tornando a Zappia e alle future mosse di Sky, «dico solo, poiché in questi giorni sento parlare i competitor di esclusive pay con le major americane, che Sky ha una esclusiva pluriennale con quattro major: Disney, Sony, 20th Century Fox, Paramount. Quanto a Sky online tv box», prosegue Zappia, «con questo passo si completa la nostra strategia: da pay tv alla diversificazione nella tv free con Cielo e Sky Tg24. Poi, grazie all’accordo con Tim e la banda larga, abbiamo dato slancio alla Iptv. Un anno fa era partito Sky online per lo streaming su pc e tablet, e ora, con il box, entriamo nel mercato degli Ott rendendo disponibili i contenuti di Sky online anche sul televisore di casa, andando a competere con operatori come Amazon o Netflix in questa arena». Per attivare la nuova offerta è sufficiente connettere il box (sta in un palmo di mano) alla rete Internet di casa, con un cavo ethernet o in wi-fi, e poi collegarlo alla porta Hdmi della tv. E dal televisore del salotto si potrà accedere a Sky online ma pure ad altre app partner, tra cui Spotify, Facebook, Vevo, Vimeo e Red Bull tv. Non sarà però possibile collegare una tastiera (si manovra il tutto con un telecomando).
Il pubblico cui ci si rivolge è ovviamente differente da quello tipico degli abbonati Sky, si punta ai nativi digitali, a un target giovane e da prepagata, e si va a presidiare ulteriormente il territorio, difendendosi dai grandi Ott alla Netflix, Google, Apple o Amazon. Peraltro, come spiegano i manager del gruppo televisivo, questo genere di offerta è tra i principali motori di crescita di Sky nel Regno Unito, dove il box è stato lanciato già da un anno, ha allargato la base clienti e ha avuto impatto zero sugli abbonati tradizionali.
Da oggi Sky online top box è in vendita pure in Italia a 49,99 euro (in regalo un mese di cinema e un mese di intrattenimento, più un ulteriore mese a solo un euro), con tre tipologie di contenuti: il ticket cinema (14,99 euro per un mese), che offre oltre 600 film on demand e otto canali Sky cinema; il ticket intrattenimento (9,99 euro per un mese), con Sky Atlantic, Sky Uno, tre canali Fox, due canali Disney, DeaKids e una videoteca on demand con ultimi episodi e stagioni complete delle serie più seguite; infine, il ticket evento sport in pay per view, a partire da 4,99 euro. Frank Matano, giudice di Italia’s got talent e attore comico con grande seguito sui social, sarà il testimonial della campagna pubblicitaria a sostegno del lancio.

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