Malika Ayane e Arisa: è gara per l’Inno di Milano Cortina 2026

Le due cantanti sono le finaliste del contest che, fino al 22 febbraio, permette al pubblico di scegliere quale brano debba diventare simbolo dei prossimi Giochi invernali

 un contest, una gara virtuale realizzata sotto la direzione artistica di Beppe Vessicchio, a decidere quali brani possano prestarsi a diventare Inno delle prossime Olimpiadi invernali. Il Ministero della Cultura e il Ministero dell’Università e della Ricerca hanno raggiunto conservatori, istituti, bande e corali di tutta Italia chiedendo loro di realizzare un pezzo per Milano Cortina 2026. Poi, attraverso una prima votazione, hanno ristretto la rosa a due sole possibilità, presentate entrambe sul palco di Sanremo. Da un lato, il Cpm Music Institute di Milano, con Un po’ più in là. Dall’altro, il corpo musicale La Cittadina di San Pietro Martire, con Fino all’alba. Malika Ayane e Arisa, candidate a diventare voce dei prossimi Giochi invernali. 

Sarà il pubblico, chiamato, fino al 22 febbraio, a votare sulla piattaforma www.milacortina2026.org, a decidere quale fra le due canzoni sia la più adatta ad essere suonata come Inno delle Olimpiadi. Sarà il pubblico, perché così comanda lo spirito dei Giochi, la sua inclinazione a condivisione e partecipazione. Sarà il pubblico a scegliere fra Malika Ayane e Arisa, destinate, però, a presenziare – insieme alla delegazione italiana – alle Cerimonie di Chiusura dei Giochi invernali di Pechino 2022. Le cantanti, benché «avversarie» nella sfida al miglior inno, sono state invitate a partecipare alla cerimonia che vedrà il passaggio ufficiale della bandiera Olimpica e Paralimpica nelle mani dei sindaci di Milano e Cortina.

«È una grande emozione per me presenziare alla cerimonia di chiusura olimpica. Tra le tante attività inclusive, anche lo sport contribuisce a rendere il nostro Paese ancora più stimato e ricco, e io non posso essere che orgogliosa ed onorata di rappresentare l’Italia ad una manifestazione così importante come i Giochi Olimpici a Pechino. Quest’anno sono stata ospite a Sanremo cantando Un po’ più in là, uno dei due brani finalisti del contest musicale che porterà alla scelta dell’Inno di Milano Cortina 2026. Un po’ più in làè stato scritto e curato dal Cpm Music Institute di Milano, una scuola di giovani ragazzi che dà voce e spazio alla loro creatività, rendendo loro consapevoli che, con costanza ed impegno, i sogni non sono affatto delle realtà intangibili. Sono stata profondamente colpita dalla maturità con cui è stato elaborato il tema del brano, una canzone con un sound delicato che si fa via via più ritmato, le cui parole descrivono con esattezza lo spirito olimpico: “Partire non basta mai, è all’arrivo che scopri chi sei”», ci ha detto Malika Ayane. «Credo che lo sport sia un fedele specchio della vita – le ha fatto eco Arisa – Ti mette davanti ai tuoi limiti e ti spinge a superare gli ostacoli. Nella prestazione agonistica sei solo con te stesso, un po’ come un artista sul palco. Gli altri possono sicuramente aiutare a valorizzarti, ma il risultato finale dipende solo da te. Per questo sono felice di far parte di questo progetto e ancora di più di rappresentare il nostro Paese, perché la verità è che mi sento profondamente italiana. Le Olimpiadi e Paralimpiadi non si svolgeranno solo a Milano e Cortina ma coinvolgeranno in un percorso a tappe tutta la Penisola. Ecco, anche questo aspetto mi piace molto: lo sport – come la musica – è una grande occasione di emozione, e soprattutto di condivisione. Milano Cortina 2026 ci farà sentire tutti più vicini, dopo due anni di pandemia ne abbiamo bisogno».

vanityfair.it

Exit mobile version