Il Principe Carlo fa visita al padre ricoverato a Londra

Il principe Carlo si è recato presso il King Edward Hospital di Londra per visitare il principe Filippo, ricoverato come «misura precauzionale» dopo un piccolo malore

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è principe-carlo-e1613909874325.jpg

Il principe Carlo ha visitato suo padre in ospedale. Il duca di Edimburgo è ricoverato presso il King Edward VII Hospital di Londra da martedì scorso, quando con una brevissima nota Buckingham Palace ha diffuso la notizia, specificando che «dopo essersi sentito poco bene, Sua Altezza Reale il duca di Edimburgo è stato ricoverato». Una «misura precauzionale», rassicurano da Londra, sollecitata dal medico personale. Il principe Carlo è arrivato in ospedale sabato pomeriggio e si è trattenuto per una visita di circa trenta minuti.

Secondo quanto riferisce BAZAAR.com ha appreso che il principe Carlo ha fatto il viaggio da Highgrove nel Gloucestershire a Londra, per poi rientrare la sera stessa nella sua casa di Highgrove.

«So che Filippo si è recato all’ospedale in auto, non con l’ambulanzaed è entrato senza farsi aiutare: non si è trattato quindi di un ricovero d’urgenza», ha scritto sui social Richard Palmer, corrispondente reale del Daily Express, specificando che non si tratterebbe di nessun sintomo legato al Covid. Il duca di Edimburgo, che in ospedale si è mostrato di buon umore, è stato vaccinato contro il covid-19, insieme alla Regina Elisabetta II, il mese scorso. Si tratterebbe quindi di un ricovero precauzionale di alcuni giorni, in stile low profile, come sempre accade quando si tratta del principe Filippo, amante della discrezione.

Ed è certo che quest’ultima sarà la caratteristica anche dei festeggiamenti per i suoi 100 anni, il prossimo giugno. «Non puoi fare una cosa se non è desiderata», ha detto una fonte di Buckingham Palace al Telegraph riferendosi alle celebrazioni che vorrebbero i più. «Il duca è in pensione, ha fatto un passo indietro, non possiamo biasimarlo».



Alessia Arcolaci, Vanityfair.it

Torna in alto