Brit Awards 2019, Calvin Harris e 1975 trionfano agli Oscar della musica inglesi

La cerimonia alla O2 Arena di Londra. Il musicista e produttore scozzese ha vinto insieme a Dua Lipa per il miglior singolo ‘One kiss’. Beyoncé e Jay-Z miglior band internazionale

I Brit Awards, gli Oscar della musica inglesi, sono andati in scena a Londra alla O2 Arena. Il musicista e produttore scozzese Calvin Harris e la band soft rock 1975 sono stati i principali vincitori della serata, trionfando nelle categorie miglior produttore e miglior singolo (con la hit One Kiss, un duetto con la musicista Dua Lipa) il primo e miglior gruppo i secondi, che si sono aggiudicati pure il premio Mastercard per il migliore album. Il discorso pronunciato dal frontman dei 1975, Matty Healy, è stato uno dei momenti più forti della serata che nel complesso è scivolata via senza particolari colpi di scena. Healy ha fatto riferimento alle recenti accuse rivolte contro Bryan Adams da almeno sette donne (tra cui una ragazza all’epoca minorenne), che hanno denunciato comportamenti inappropriati nei loro confronti. La voce dei 1975 ha in particolare insistito sul modo in cui certi media hanno affrontato questa storia: “I comportamenti misogini di alcuni uomini sono trattati superficialmente e difesi come segni di artisti ‘difficili’ mentre delle donne che denunciano si parla come di persone isteriche che non comprendono l’arte”.Dell’altro gesto simbolico si sono resi protagonisti i coniugi Carter, Beyoncé e Jay-Z che hanno vinto il Brit Award come miglior band internazionale con l’album Everything is love. Per celebrare l’evento, la coppia ha posato davanti a un quadro della Duchessa del Sussex, Meghan Markle, ritratta come la regina d’Inghilterra, con una corona di diamanti e collane di perle. Il ritratto è un riferimento al videoclip della loro canzone Apeshit, girato in segreto al Louvre e in cui appaiono di fronte a famose opere d’arte che rappresentano quasi esclusivamente persone dalla pelle bianca, tra cui la Gioconda di Leonardo da Vinci. Ed è proprio Beyoncé a spiegare su Instagram il gesto: “In onore del mese della Storia nera (celebrato a febbraio negli Stati Uniti), ci inchiniamo a una delle nostre ‘Monna Lisa nere'” (il riferimento è alle origini afroamericane della madre di Meghan).Oltre a Calvin Harris (che ha conquistato le sue prime statuette dopo quattordici nomination andate a vuoto) e ai 1975, la serata condotta dall’attore e comico britannico Jack Whitehall ha visto trionfare George Ezra come migliore cantante uomo e la musicista R&B di nemmeno 22 anni, Jorja Smith come ciglior cantante donna che ha superato nella sua categoria artiste come Lily Allen e Flororence + The Machine. Drake, Ariana Grande e, appunto, i Carters sono stati celebrati come migliori artisti internazionali.È stato l’attore Hugh Jackman ad aprire lo show con una performance tratta dal suo personaggio del film The Greatest Showman, mentre i 1975 sono saliti sul palco con il cantante Matty Healy che ha indossato un cappello alla Pippo e uno zaino sulle spalle ricordando l’esibizione di Jamiroquai del 1997 per il suo brano Virtual Insanity. La chiusura dello spettacolo è toccata invece a Pink, vincitrice del Brit Award per lo straordinario contributo alla musica, che si è lanciata in un medley di tutti i suoi successi, in un’esibizione in cui non sono mancati effetti pirotecnici, giochi d’acqua e dozzine di ballerini sul palco.

Giulia Echites, repubblica.it

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