Enzo Iacchetti: “Ho chiuso con i social, minacciavano di uccidere mio figlio”

Il conduttore di “Striscia la Notizia” confessa di aver querelato gli haters e che darà il ricavato in beneficenza

Enzo Iacchetti ha chiuso con i social. Il conduttore di “Striscia la Notizia” non ci gira intorno e in una intervista a “Specchio” confessa che dopo gli insulti degli haters e le minacce di morte, rivolte persino al figlio Martino, ha deciso di “spegnere” i suoi account. “Dopo anni, da Facebook mi sono tolto, su Tik Tok c’è Berlusconi quindi basta e avanza, sono su Instagram perché Striscia percorre anche un binario social”, racconta.

“Mi sono scocciato di rispondere alle migliaia di persone che scrivevano ‘Ti spacco la faccia, dimmi dove abiti, uccido tuo figlio’ – prosegue Enzo Iacchetti -. Me ne dicevano di tutti i colori, persino che facevo scommesse clandestine, che ero un debosciato, che ero morto. Io rispondevo a tutti, personalmente. Il mio medico mi ha detto: lascia stare. Mi sono messo a querelare. Ci sono svariate cause in corso, le sto vincendo tutte, e i soldi vanno in beneficenza”.

Enzo Iacchetti ha appena compiuto 70 anni, un compleanno importante per l’artista: “Non è vero che a 70 anni è come averne 50. A 70 ne hai 70. Questo periodo di pandemia mi ha un po’ stroncato. Ma sono felice perché c’è tanta gente che mi vuole bene”.

Enzo Iacchetti ricorda gli inizi, al “Costanzo Show”, che per lui ha rappresentato la svolta: “Vado a fare il provino da Costanzo, la prima volta scartato, la seconda preso, avevo 39 anni. Sono state decisive le mie canzoni in 30 secondi. Ho fatto 187 puntate in 4 anni, a Costanzo devo moltissimo, intanto però guardavo Striscia e dicevo ‘sarei perfetto vicino a Greggio’…”.

A dicembre lo rivedremo al fianco del collega e amico fraterno Ezio Greggio sul bancone di Striscia la Notizia, quest’anno festeggiano 28 anni insieme: “Greggio è un compagno di classe. È un burlone, fa gli scherzi. Io ho un carattere un po’ diverso. E abbocco ancora. Poi questa storia di Juve e Inter, non le dico. Lui mi massacra spesso. Perché quando siamo in onda, se c’è Juve-Inter, vince la Juve, e allora mi fa un mazzo così. Quando non siamo in onda vince l’Inter e non posso mandargli altro che un messaggino. Lavorare con lui è un piacere”.

Exit mobile version