A MEMORIA IMPERITURA DI LUNEDI’ 20 LUGLIO 2015

(Tiziano Rapanà) Birra Moretti Radler (2015): è un magnifico brio, store ben accompagnato dall’immortale motivetto “Bellezza in bicicletta” (per l’occasione rivisitato in “Baffone in bicicletta”) e soprattutto, ben interpretato dall’ormai storico testimonial Orso Maria Guerrini, che impersona il “Baffo Moretti” da quasi quindici anni (ovvero dalla morte del primo “Baffo” Marcello Tusco). Lo spot racconta le vivaci capatine dell’attore intento a selezionare i migliori agrumi (per lo più limoni) adatti alla mescolanza alcolica. Da applausi è l’interpretazione di Guerrini, il quale pedala festosamente (credo con l’ausilio della controfigura) in bici, passeggia con signorile portamento tra i frutteti e specialmente assapora il fresco odore del limone – e nel farlo, simula una smorfia orgasmica d’alta scuola teatrale – con una capacità attoriale, che fa rimpiangere la sua sparuta presenza nei vari films e fiction televisive. Il tutto è, meravigliosamente – e non c’è da stupirsi con quella voce! –, commentato dallo stesso interprete: «Ho pedalato, per l’Italia, per selezionare i migliori agrumi, cento per cento, italiani. E’ così che nasce Birra Moretti Radler.»

Sistemi d’allarme e sicurezza Beta Planet (2015): «Un bentrovato a tutti dal vostro Giorgio Mastrota», è l’incipit di una promozione che dice tutto sulla popolarità del re delle televendite, il quale si presenta con un “vostro”, che rappresenta la familiarità tra il conduttore e i telespettatori (altresì definiti “pubblico a casa”). Questo particolare è fondamentale, perché crea inconsciamente una naturale benevolenza che costruisce un moto di fiducia e affidabilità utile ad una più certa probabilità d’acquisto del prodotto. Dunque il fattore Mastrota è un vantaggio importante di riuscita del messaggio promozionale, che pubblicizza il sistema di sicurezza “Angelo” della Beta Planet. Com’è ovvio, dove vi è vantaggio vi è anche svantaggio, poichè la bella e costruita televendita – che vanta una studiatissima scenografia teatrale, molto simile ad alcune atmosfere pirandelliane, dove aleggiano spettrali minacciosi manichini – non dichiara il costo del prodotto… o meglio, si limita ad indicare la detrazione fiscale del cinquanta percento sull’acquisto. Chiaramente tale scelta è a dir poco suicida, sicchè lo spettatore legittimamente realizza un ragionamento del tipo: «Non so quanto costa questo antifurto e non me lo vogliono dire, perché costa troppo… non mi fido di una televendita che non mi dice il prezzo. E con tutto quello che si vede, si sente e si legge in giro, mica sono scemo!» Insomma, cari pubblicitari avete toppato sul più bello (poiché il resto, ovvero Mastrota e l’informazione sull’oggetto e scenografia compresa, era più che buono).

Cono Vortici di Antica Gelateria del Corso (2014): è uno spot divertentissimo interamente dominato dalla mitologica canzone “Strapazzami di coccole”, originariamente cantata da Topo Gigio, riletta in chiave moderna. Il bello è tutto lì: il jingle è un vero tormentone che conquista con la sua esuberanza ed allegrezza. Interessante è anche l’idea di proporre il gelato come perfetto toccasana per l’essere umano afflitto dalla routine quotidiana.

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