Ghali: “Ho messo tutto me stesso in questo disco”

Il rapper pubblica il suo terzo lavoro in studio a due anni da “Dna”

Ho messo tutto me stesso in questo disco e non vedo l’ora che sia di tutti…”. Così Ghali parla del suo terzo album il 20 maggio, a distanza di più di due anni dal suo ultimo lavoro, “Dna”. Dodici tracce che raccontano le sue due anime: quella legata alla musica hip hop e quella capace di farsi largo nella cultura e nelle case delle famiglie italiane. “Sensazione Ultra è quello che senti passando dalla prima alla dodicesima traccia, una giostra di emozioni”, racconta l’artista che compirà 29 anni il 21 maggio.

“Insieme alle persone che hanno collaborato alla sua realizzazione abbiamo provato ad immaginarci qualcosa che ancora non c’era, abbiamo cercato di fare qualcosa che avesse un suono davvero unico. La speranza dopo aver tanto studiato e ricercato è quella di essere riusciti a immaginarci orizzonti nuovi”. 

Due anni fa, dopo il release party di “Dna” la notizia della zona rossa e dell’inizio del lockdown. Niente tour promozionale, niente concerti. “Appena ho capito che la cosa si stava dilungando e le speranze erano sempre meno, mi sono subito messo in studio a lavorare a nuove cose e in due anni è nato ‘Sensazione Ultra’, una raccolta di pezzi cui ho lavorato in questo periodo; sono successe tante cose, sono rimasto tanto tempo da solo, tanto tempo con mia mamma”. 

Sul disco spiega: “Ho lavorato a dei pezzi, ho viaggiato, sono andato in Tunisia a lavorare al video di Wallah e proprio lì ho iniziato a fare un po’ di ricerca di questi suoni che volevo portare nel nuovo disco e quindi ho incontrato Rat Chopper, producer tunisino molto bravo, che ha fatto cose molto grosse in Tunisia e abbiamo lavorato a ‘Bayna’, il primo pezzo del disco, l’introduzione…”.

L’album comincia proprio in arabo (lingua nella quale il rapper non esclude di fare un intero album in futuro) con ‘Bayna’, una canzone che è anche “una storia assurda”, visto che “durante le riprese avevo conosciuto un ragazzo molto povero ma tanto bravo con la voce e la scrittura, ha raccontato Ghali: “Gli ho fatto un’offerta economica importante. Rimanendo in Tunisia aveva la possibilità di cambiare la sua vita. Nonostante ciò è scappato, non sappiamo più niente di lui”. Un brano che parla anche della “nuova Italia”, che secondo Ghali “c’è già, si vede nelle strade e nelle nuove generazioni”.

In ‘Free solo’, invece, la traccia con Marracash, il ‘king del rap’ nella sua strofa cita pure Matteo Salvini e la sua recente visita in Polonia. 

Tante e varie le altre collaborazioni, Axell, Baby Gang, Digital Astro e Madame. Le produzioni di Merk & Kremont danno respiro a brani che, con le loro classiche sonorità funky e linee melodiche catchy, si candidano ad essere tormentoni che ci porteremo dietro per tutta l’estate. Infine gli interventi di mostri sacri della cultura hip hop mondiale come London On The Track e Ronny J, oltre alla presenza di quattro lingue nell’album (italiano, arabo, inglese, francese), restituiscono tutta la forza di un progetto che si è articolato realmente a livello internazionale, non per vanità ma per naturale vocazione ed appartenenza. 

La cura nel progetto “Sensazione Ultra” non si limita al sound ma anche all’immaginario visivo: l’album è infatti anche un universo visual firmato in parte da Nabil Elderkin, fotografo e videomaker americano di origini iraniane, che ha diretto video musicali per alcuni degli artisti più importanti al mondo come Dua Lipa, Kayne West, Kendrick Lamar, Frank Ocean, Travis Scott, The Weeknd e John Legend

 “Una cosa a cui tengo molto, essendo fan della nuova cultura italiana, è alzare il livello, lo standard, l’asticella e collaborare sotto tutti aspetti con artisti internazionali, dai producer, quindi lavorare al suono, alle immagini quindi cercare nuovi fotografi che abbiano una visione internazionale e che abbiano lavorato con dei grandi. Ecco, Nabil è uno di questi…”.

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