MARIE ANGE CASTA: «SORELLINA, FATTI PIÙ IN LÀ»

Fino a poco tempo fa era la piccola di casa, adesso però è diventata una vera diva, è mamma di una bimba e segue i passi di Laetitia. Sulle passerelle, nel cinema. E sotto la doccia

marie ange castaSofisticati jeans larghissimi e una piccola camicia bianca, occhiali da sole e capelli lunghi sciolti sulle spalle le danno un’aria molto cool. I lineamenti del viso si sono affinati rispetto a quando l’avevo incontrata quattro anni fa, il corpo è più sottile e questo la fa sembrare molto più alta.
Che cosa le è successo?
«Ho semplicemente avuto una figlia, che ha cambiato tutto. Catalina ha due anni e mezzo e mi ha fatto diventare donna, oltre che madre. Ma non dimentichiamo che quando ho cominciato a fare la modella avevo 17 anni e una faccia da bambina che non potevo mantenere tutta la vita».
Ha perso molti chili?
«Sì, per fare il mio mestiere è necessario avere certe misure. L’ho fatto naturalmente, per cercare di essere migliore e lavorare di più. Quando si ha un bambino, bisogna innanzitutto pensare al suo futuro».
Nessuno sa chi è il padre di sua figlia e il suo agente mi ha vietato di farle domande sulla vita privata. Se è così riservata, perché ha posato nuda?
«Tutti ignorano chi sia il padre di Catalina, ma lei lo conosce bene. Questo è quello che conta. La decisione di posare nuda l’ho presa dopo gli attentati del 13 novembre, per gridare al mondo che le donne sono libere e non devono aver paura. Stiamo tornando indietro. Negli anni ’70 si bruciavano i reggiseni, oggi qualcuno vorrebbe farci vergognare di essere belle. Non voglio che mia figlia cresca in un mondo che ci limita».
Lui nel 2014 aveva pubblicato una copertina con sua sorella Laetitia nuda, e quindi si vanta di aver fatto spogliare tutte le Casta. Aggiungendo che invece vostro fratello Jean-Baptiste non interesserebbe a nessuno. Non le sembra un atto di sessismo?
«Ma nooo! Ci sono altri motivi per cui mio fratello non interessa ai magazine».
Quali?
Ride. «Jean-Baptiste… insomma, non so come dirlo: non è bello come noi».
Vuole dire che le Casta hanno un fratello brutto?
«Bruttino, ma lui se ne frega. È un manager dello sport, soddisfatto della propria vita».
Invece lei continua a seguire le orme di Lae­titia.
«È normale che una sorella maggiore ti influenzi, soprattutto quando esistono forti legami familiari, come i nostri. Quando Laetitia ha cominciato, avevo 3 anni. Durante l’infanzia, ho visto procedere la sua carriera, e ho seguito le sue orme. Le donne corse seguono schemi matriarcali e si trasmettono la forza, si aiutano e si sostengono. È anche il caso nostro».

Carla Baldelli, Vanity Fair

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