RISCHIATUTTO, IL RITORNO DELLA SIGNORA LONGARI: “CHE BRIVIDO DOPO TUTTI QUESTI ANNI”

Fra i più celebri concorrenti del programma di Mike, tornerà nel “remake” di Fabio Fazio. “Dopo quasi mezzo secolo, stessa atmosfera e stessa emozione”

rischiatutto - longari - signor no“Rischiatutto è la più bella trasmissione che sia mai stata fatta» dice Fabio Fazio che, con sprezzo del pericolo, la riporta in tv su RaiUno domani e venerdì (star Fiorello, “materia vivente”), Matilde Gioli valletta nel ruolo di Sabina Ciuffini e Ludovico Peregrini, il mitico signor No. Due speciali che vedranno protagonisti anche i campioni laureati dal quiz di Mike Bongiorno nel 1970: Andrea Fabbricatore, Maria Luisa Migliari e Giuliana Longari da Pescara, esperta di Storia romana, elegante signora, campionessa per undici puntate nella prima edizione. «Ho accettato perché Fabio ha un grande garbo» spiega «gli auguro tutto il successo del mondo, è una scommessa coraggiosa».
Signora Longari, che effetto fa?
«Credevo di essere vaccinata, di aver rimosso, invece dopo quasi mezzo secolo quando sono entrata in studio l’atmosfera era quella, l’emozione la stessa».
Com’era Mike?
«La stessa persona in pubblico e in privato: cortese, educato, molto formale. Un signore. Dopo cambiò, divenne più affettuoso».
Come capitò al quiz?
«Ero stata segretaria di produzione alla De Laurentiis, non lavoravo e avevo un figlio piccolo. Mi presentai. All’inizio il programma non andava bene, poi esplose: c’era tutta l’Italia davanti alla tv».
Era una bella donna, come fu l’impatto con la popolarità?
«Ma no, non ho vissuto la popolarità, ho lavorato alle Teche Rai col mio cognome da nubile, Toro, e pochi sapevano che fossi “la Longari”. Giusto i vicini di casa, paradossalmente le persone mi riconoscono di più adesso. Però all’epoca cose curiose sono successe».
Racconti.
«Mi proposero di fare Miss Italia, Fellini mi chiamò quando faceva il cast di Amarcord. Ero tutto tranne Magali Noël, infatti mi scartò: “Troppo magra”. Credo che capiti a tutte le donne, quando mi rivedo ora dico: ”Quanto ero carina” capisco che potessi piacere. Ma all’epoca non ne ero consapevole».
Vinse 13 milioni in gettoni d’oro: come li spese?
«Per comprare la casa, naturalmente. Non li ho sperperati».
Una volta per tutte: Mike disse mai la famosa frase “Ahi, ahi ahi signora Longari, mi è caduta sull’uccello”?
«Mai. Una leggenda metropolitana. Se l’ inventò lui. In Rai quel doppio senso non era consentito, il programma era registrato e sarebbe stato tagliato. Ho controllato ogni puntata: Mike non fece mai quella gaffe».
Eppure è passata alla storia.
«Incredibile, vero? La frase non è stata mai detta. Ho lavorato tanti anni alle Teche Rai e le povere ragazze a cui gli autori regolarmente chiedevano di cercare quella frase impazzivano. Alle più gentili lo dicevo subito: “È inutile che perdiate tempo: non esiste”».

Silvia Fumarola, La Repubblica

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