Tornano i rumors, che vedrebbero Apple intenzionata a comprare Netflix

Il lancio della piattaforma di streaming di Apple, in agenda per il prossimo 25 marzo, sta creando grande attesa nel mondo dei media. La piattaforma di Cupertino debutterà il 25 marzo con l’obiettivo di far concorrenza a Netflix, Amazon Prime e Hbo e anticipare il lancio di Disney+ e della piattaforma streaming di Warner Media (gruppo At&T). Il «New York Times» racconta che lo scorso lunedì un nutrito gruppo di attori, produttori e manager delle major di Hollywood è stata invitata da Tim Cook a un meeting riservatissimo allo Steve Jobs Theatre per vedere più da vicino la nuova piattaforma e ascoltare i piani di Apple per la tv in streaming. La novità, rispetto alle concorrenti, è che nel bouquet messo a disposizione da Cook ci saranno anche le news. Non ci saranno invece i canali Netflix ed Hbo che continueranno a trasmettere sulle loro piattaforme.

Il debito di Netflix supera gli 8 miliardi

Gli addetti ai lavori nelle scorse settimane hanno fatto notare la curiosa mossa di Netflix, leader di mercato con 58 milioni di abbonati negli Usa e 50 milioni nel resto del mondo, che proprio mentre si intensifica la concorrenza online ha deciso di alzare di circa il 20% il costo dell’abbonamento mensile. Una mossa conseguente i forti investimenti che la società deve sostenere per le produzioni di serie tv e l’acquisto di diritti (per il rinnovo dei diritti per la serie “Friend” deve spendere 100 milioni di dollari, dai 30 milioni delle serie precedenti). Per i concorrenti, in realtà, sarebbe il primo segnale che nel mercato della tv in streaming il modello “low cost” non può reggere a lungo i forti costi necessari allo sviluppo dei contenuti. L’evoluzione del debito di Netflix rende bene l’idea: dai 3,36 miliardi di dollari di esposizione del 2016, la società guidata da Reed Hastings è passata a 6,5 miliardi di debiti nel 2017 e a 8 miliardi nel 2018. Ora Netflix arriverà a costare fino a 15.99 dollari. Per fare un esempio, Hbo fa pagare ai sottoscrittori 14.99 dollari al mese.

Un matrimonio da 200 miliardi di dollari

La mossa di Netflix, insieme all’avanzata di Apple sulla tv, ha rimesso in circolazione una voce che già girava tra Hollywood e Wall Street alla fine dello scorso anno: e se Apple finisse per comprare Netflix? A febbraio era stata la banca d’affari Jp Morgan a rilanciare questa suggestione, convinta che dei 250 miliardi di dollari di liquidità a disposizione, una parte verrà investita da Apple per comprare un concorrente nel segmento del video e cogliere così tutte le potenzialità e le sinergie derivanti dal crescente consumo di video su apparati mobili. L’operazione, secondo le stime di mercato, potrebbe valere quasi 200 miliardi di dollari. Ma non sarebbe l’unica opzione in mano a Cook. Cupertino infatti potrebbe infatti lanciarsi anche sul mercato del gaming online (la scorsa settimana ha debuttato Playstation Now, la piattaforma della Sony) che al pari della tv rappresenta la principale frontiera dello streaming on demand.

Federico De Rosa, Corriere.it

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