CRISIS IN SIX SCENES, ALLEN, MILEY CYRUS E GLI E ANNI ’60

Su Amazon 1/a miniserie del regista. Prossimo film Wonder wheel

Anni di corteggiamento da parte di Amazon (che coproduce anche il nuovo film del regista, Wonder Wheel, con Kate Winslet e Justin Timberlake, dato fra i papabili per Cannes), a colpi di cifre sempre maggiori e la promessa di una libertà artistica completa, hanno alla fine convinto Woody Allen a tornare a uno dei suoi primi campi di gioco, il piccolo schermo. L’attore e regista firma da sceneggiatore, regista e protagonista, la sua prima miniserie, Crisis in six scenes, comedy in sei puntate di circa 23 minuti ognuna, ambientata negli anni ’60, in piena contestazione alla Guerra del Vietnam, che dopo il debutto su Amazon Prime Video a settembre negli Usa, Gran Bretagna e Germania, sarà disponibile in Italia sul servizio streaming dal 24 marzo. Nel cast, la popstar Miley Cyrus, con, fra gli altri, Elaine May e John Magaro.
Per il regista, che si era messo in luce negli anni ’50 e 60 scrivendo gag per show televisivi e sitcom, fra gli altri, di Ed Sullivan, Sid Caesar e Buddy Hackett, il ritorno al formato televisivo si è rivelato più complesso del previsto. “E’ stato un errore catastrofico – ha detto, scherzando, alla première newyorchese della serie, con Hollywood Reporter – Pensavo che essendo solo sei mezzore sarebbe stata una passeggiata. Ma non è stato così. E’ stata una fatica, ho lavorato duramente come per un film, e anche di più, perché si ricomincia tutte le volte”.
Uno sforzo che i critici hanno in gran parte mal accolto: molti hanno paragonato la serie a un film non riuscito di Allen troppo allungato, anche se, secondo alcuni, c’è un miglioramento di ritmo e situazioni nei due episodi finali. Più benevoli, in media, gli oltre 7000 giudizi raccolti sulla pagina della serie su Amazon.
Il regista torna anche a recitare (l’ultima volta era stata nel 2013 in Gigolò per caso di Turturro), nei panni di un suo personaggio ‘classico’: Sidney Munsinger, scrittore spiritoso, ansioso e nevrotico di pochissimo successo, pubblicitario, e autore di malavoglia per la tv, sposato a Kay (May), consulente matrimoniale. La loro vita da tranquilli borghesi newyorchesi viene sconvolta dall’arrivo di Lennie (Cyrus), contestatrice estremista della guerra in Vietnam, legata a un gruppo radicale, appena scappata di prigione e in cerca di un rifugio. Kay, legata alla famiglia della ragazza, accetta di nasconderla nonostante la contrarietà di Sidney, che la detesta a prima vista. Le conseguenze non mancano: dalla diffusione delle idee anticapitaliste di Lennie tra Kay e le sue anziane amiche del club del libro, con le quali inizia anche a progettare un sit-in di protesta da fare nude, alla cotta per la ragazza che si prende un altro ospite in casa Munsinger, Alan (Magaro), figlio di amici della coppia prossimo al matrimonio.
I critici si sono divisi sulla performance di Miley Cyrus, mentre Allen, che l’ha vista recitare per la prima volta in Hannah Montana, serie seguita da suoi figli, ne è rimasto colpito per i suoi tempi attoriali e l’ha definita “molto brava e talentuosa”. Suscita curiosità anche il cast del nuovo film del regista, Wonder Wheel, con protagonisti Justin Timberlake (nei panni di un bagnino), Kate Winslet e Juno Temple, insieme fra gli altri a Jim Belushi e Tony Sirico che potrebbe essere pronto per Cannes. Come d’abitudine sono pochissimi i dettagli sulla trama (finora è uscita solo una foto ufficiale). Si sa solo che la storia è ambientata a Coney Island negli anni ’50 e che racconterà personaggi che vivono e lavorano nell’area del grande lunapark.

Ansa

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