
“Sono dispiaciuto, è un vero peccato, poiché si parla di Venezia e chi merita di brillare è il suo straordinario Coro. Mi auguro che si possa trovare il capo di questo filo e che il buon senso alla fine consenta di portare sul tavolo delle trattative la possibilità di eseguire l’inno”. A dirlo è il tenore Vittorio Grigolo, commentando la polemica scaturita dopo il rifiuto dei sindacati locali della Fenice alla proposta di registrare il 2 giugno l’Inno d’Italia con l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice da Piazza San Marco su RaiUno, subito dopo il Tg1 delle 20. Il rinomato tenore si è offerto di cantare l’inno gratuitamente, rinunciando ai propri impegni. “Stiamo parlando del 2 giugno, è la nostra festa, è la celebrazione dell’Italia, una data crucialissima”, sottolinea.
“Il Sovrintendente Colabianchi si trova in una situazione delicata, serve molta diplomazia – afferma il tenore, che ha regalato un’indimenticabile esecuzione dell’Inno di Mameli il 2 giugno con l’Arena di Verona vuota durante il Covid – Io mi sono offerto a titolo gratuito perché sono italiano e quando il mio Paese chiama, io rispondo. L’inno italiano rappresenta per me vita e orgoglio. Sappiamo che il canto italiano è diventato patrimonio dell’UNESCO, e non poter includere anche il coro è, secondo me, un vero peccato”. Tuttavia, “devo dire che sono un privilegiato, poiché sono un free lance, quindi non sono sotto contratto e posso prendere decisioni autonomamente; non posso mettermi nei panni degli altri – ribadisce Grigolo– Non appartengo a nessun sindacato e non conosco le regole che governano certe decisioni. Confido davvero che possa iniziare una trattativa e che si arrivi a una soluzione”. Con il Coro del Teatro La Fenice “ho collaborato, sono professionisti eccezionali che meritano di essere messi in risalto – conclude Grigolo – Altrimenti sarebbe come giocare in casa senza la propria squadra. Sarei onorato di farlo insieme a loro. Spero davvero che si trovi un accordo. Se c’è la volontà di risolvere la situazione, si troverà una soluzione.”