Mediaset, tutti i canali su Sky

Per Premium l’ipotesi di una fusione con Infinity

L’accordo-quadro tra Sky e Mediaset, firmato la scorsa primavera, porterà con sé un ulteriore importante tassello dal prossimo 2 gennaio. Infatti, dopo lo sbarco dei canali Mediaset Premium sull’offerta Sky, dopo la cessione di banda digitale terrestre da Mediaset a Sky per il lancio dell’offerta Sky a pagamento sul digitale terrestre in luglio, e dopo il recente acquisto, da parte di Sky, della piattaforma tecnologica R2 di Mediaset (le cosiddette operations), in gennaio tutti i canali di Mediaset, e non solo Canale 5, saranno visibili sulla piattaforma Sky. Nella nuova numerazione Rete 4 sarà al 104 di Sky (al posto di Sky Uno), Canale 5 al 105, Italia Uno sbarcherà al 106 (al posto di Sky Arte), e poi 20 al 151, La5 al 159, Extra al 163, Italia 2 al 164, Top crime al 168, Iris al 325 (in area Cinema), Focus al 428 (in area Documentari) e Tgcom24 al 509 (in area News). Il tassello, quindi, completa l’accordo-quadro tra Sky e il Biscione, una intesa che, in totale, porterà nelle casse di Mediaset circa 400 milioni di euro nell’arco di cinque anni. Pur avendo sostanzialmente smobilitato nel settore della pay tv, Mediaset ha comunque tenuto in piedi l’offerta Premium. Che nel 2017 contava 1,6 milioni di abbonati, con la Serie A e la Champions league di calcio. E che al momento, senza il calcio, assicura comunque ancora 6-700 mila abbonati a 14,90 euro al mese. Con il paradosso che dopo una vita passata a leccarsi le ferite per i rossi di bilancio, Premium potrebbe arrivare all’utile proprio quando a Cologno Monzese hanno deciso di lasciare perdere con la pay. E d’altronde, con una struttura di costi ridotta all’osso dopo la cessione a Sky della piattaforma tecnologica e di 130 dipendenti, e il non rinnovo dei diritti del calcio, bastano ricavi piuttosto bassi per rendere redditizio il tutto. Ora Mediaset pensa a una eventuale fusione tra Premium, i cui canali sono sempre editi dal Biscione, e Infinity, l’offerta in streaming a pagamento, in un processo di digital trasformation che vede Cologno Monzese abbandonare il concetto di pay tv classica per andare verso una offerta a base di app. Certo, si tratterà anche di vedere cosa decideranno i vertici della media company guidata da Pier Silvio Berlusconi nel momento in cui scadranno i contratti in esclusiva con le major Usa come Warner o Universal. Capire, cioè, se rinnoveranno o meno le esclusive su importanti library di film e serie tv. In caso di mancato rinnovo, i canali Premium perderebbero molto del loro potenziale, mentre per Infinity, che non ha contratti in esclusiva per lo streaming, cambierebbe poco. Lo scorso 29 novembre, infine, l’Agcom, con delibera 561/18, ha autorizzato il Biscione alla diffusione del canale di televendite Media4Commerce su piattaforma Internet. In palinsesto televendite di beauty, sport, fitness, casa, cucina e bricolage.

Claudio Plazzotta, Italia Oggi

Torna in alto