Jennifer Aniston e Reese Whiterspoon in The Morning Show 2: «Siamo tornate!»

La coppia più esplosiva del giornalismo tv torna in azione: Jennifer Aniston e Reese Witherspoon conducono «The morning show», dal 17 settembre su Apple TV+, e promettono scintille.

Archiviata l’era del #MeToo, Jennifer Aniston e Reese Witherspoon tornano alla conduzione di The morning show con una stagione due «esplosiva»(dal 17 settembre su Apple TV+). La serie, che aveva denunciato le molestie sul posto di lavoro persino a carico di personaggi pubblici e insospettabili, volti popolari e rassicuranti della tv del mattino, riprende esattamente da dove si era interrotta nel primo capitolo.

Le due attrici, che qui vestono anche i panni delle produttrici con le rispettive società, si sono guadagnate la reciproca fiducia e, fianco a fianco, sembrano pronte ad affrontare insieme le nuove insidie del piccolo schermo.

Il nuovo ciclo di episodi vede la partecipazione della “nostra” Valeria Golino (interpreta Paola Lambruschini, una documentarista) e soprattutto l’arrivo di Julianna Margulies (volto amatissimo di E.R. e anche star di The good wife, alle prese con il personaggio di Laura Peterson, conduttrice del tg di UBA).

In un incontro con la stampa estera, questa coppia di star anticipa qualche novità in arrivo e riflette su cosa abbia significato il Covid per la realizzazione del progetto. Nessuna delle due ha la fama da chiacchierona e quest’appuntamento via Zoom non fa eccezione.

Partiamo dalle novità: quali sono quelle di cui andate più fiere?
Jennifer Aniston: «Nelle prossime puntate arriveranno nuovi personaggi, in corso subito dopo gli eventi della stagione uno e in modo energetico. In pratica vediamo le conseguenze di quanto successo prima, con un focus sulla cancel culture, tante sorprese di trama e una svolta “piccante”».
Reese Witherspoon: «Stavolta esploriamo temi diversi trattando omofobia, razzismo endemico e donne al potere».

Quanta responsabilità si sente nel raccontare il presente nel momento stesso in cui si svolge?
Aniston: «Per me è una sfida, eccitante e onesta, anche se carica di pressione. Sono emozionata all’idea di fornire al pubblico una finestra su questa nuova normalità».

Cosa le piace del suo personaggio?
Aniston: «Mi piace che Alex conservi l’abilità di essere una professionista anche quando le cose sono incontrollabili».
Reese Witherspoon: «Credo che il mio ruolo esplori il tema della scoperta di sé e dell’identità, da dove viene e cosa vuole. Non è così scontato, anzi conosco gente che a 40 anni vuole capire chi sia e noi proviamo ad aiutarla».

Come produttrici cosa cambia nel vostro impegno sul set?
Reese Witherspoon: «Abbiamo avuto all’inizio una conversazione con gli sceneggiatori, ma la storia è nelle loro mani, le idee sono loro, si vede che sono un gruppo eterogeneo dove regna la diversity».
Jennifer Aniston: «Per noi è importante trattare le cose non in bianco e nero ma in un’aria grigia, che possa portare ad un dialogo sociale ma anche domestico».

In che modo la pandemia ha influito sui personaggi?
Jennifer Aniston: «Non solo le riprese sono state bloccate, ma le puntate sono state riscritte per inserire il Covid nella storia. Sul set abbiamo seguito rigidi protocolli, è stato ingaggiato un team di epidemiologi, volevamo innanzitutto assicurare la sicurezza di tutti i membri della troupe e delle loro famiglie. È difficile, io amo vedere la faccia delle persone con cui lavoro e a cui voglio bene. Persino durante le prove indossavamo le maschere e le visiere per poi toglierli solo al momento del ciak. Questo è diventato stranamente la nuova routine, ma spero non accada ancora a lungo. Ci sono molte regole ma ce l’abbiamo fatta, con un buon prodotto».
Reese Witherspoon: «Quello che succede al mondo mentre fai altri piani è incredibile. E con la pandemia ci è successo qualcosa di più grande di noi, che volevamo inserire nel racconto della serie e far arrivare alla gente l’idea che The Morning Show è un progetto in cui possono ritrovarsi e rivedersi».

Cosa avete imparate l’una dall’altra?
Reese Witherspoon: «Tantissimo, anche se spesso per ragioni di sicurezza ci siamo trovate a girare in orari diversi».
Jennifer Aniston: «Ci conosciamo da tanto, ci rispettiamo e fare questo viaggio insieme è diventato così naturale che non potrei esserne più grata ma sembra che il tempo insieme non sia mai abbastanza, visto che ognuna di noi è stata assegnata ad un certo gruppo della troupe».

Un messaggio forte della serie?
Reese Witherspoon: «Tutti siamo umani e non dovremmo essere identificati o definiti da un singolo errore».

Questa serie ha cambiato la vostra opinione sul mondo del giornalismo?
Reese Witherspoon: «L’informazione è cambiata molto negli ultimi 5 anni, quindi per gli spettatori è difficile capire dove sta la verità e i tg non sono più centrali come fonti».
Jennifer Aniston: «Prima i programmi del mattino avevano un effetto rassicurante sul pubblico ma oggi l’informazione è frammentata ed è interessante capire come le diverse generazioni diverse sono raccontate nello show».
Jennifer Aniston: «Io ho grande rispetto per chi lavora nel mondo dell’informazione senza esserne ingoiato. Dev’essere duro ritrovarsi al centro del bombardamento mediatico».
Reese Witherspoon: «Sono felice di essere cresciuta in un periodo senza social. Il giornalismo resta di vitale importanza per la società, permette la libertà di parola. A volte io stesso devo capire a quale fonte affidarmi».

Il successo è un boomerang?
Jennifer Aniston: «Come artista ti metti a nudo ma ora sembra sia diventato uno sport molto praticato quello di giudicare con cattiveria»
Reese Witherspoon: «il successo? A volte lo raggiungi e ti senti perso, a volte te lo godi, ma sono felice che questo tema sia affrontato nello show».
Jennifer Aniston: «In tempo di pandemia il pubblico vuole evasione e si rivolge al genere scifi o western, invece noi proviamo a fare la differenza ancorate alla realtà»

Quale tema scomodo affronta la stagione due?
Reese Witherspoon: «Il razzismo, l’invecchiamento, il sessismo: sono tutti temi caldi oggi e la gente vuole sentirne parlare»
Jennifer Aniston: «Se un argomento è taboo la gente vuole conoscerlo perché ci si identifica e si sente ascoltata».

(vanity fair – Alessandra De Tommasi)

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