Monte-Carlo festeggia 50 anni di grande circo: via al festival dal 19 gennaio

Nel 1974 il Principe Ranieri III di Monaco coronava il suo grande sogno, ovvero quello di riunire il meglio delle diverse discipline dell’arte circense in una competizione che si sarebbe svolta annualmente. Prima di allora si potevano annoverare solo alcune rassegne organizzate nelle forme del galà più che non in quella di un vero e proprio festival. L’iniziativa, sul momento, nasceva circondata da qualche scetticismo tra gli addetti ai lavori sulle possibilità di successo e ancor più circa il radicamento nel tempo della manifestazione. I fatti hanno dimostrato la lungimiranza del Principe tant’è che oggi il Festival di Monte-Carlo è la competizione più rilevante del settore anche sotto il profilo mediatico, un modello per le numerose altre sorte nel corso degli anni e una tappa fondamentale per la carriera degli artisti.

Le redini della kermesse sono oggi nelle mani della Principessa Stephanie dopo la morte del padre nel 2005: da autentica appassionata seleziona i numeri in gara col direttore artistico Urs Pilz e presiede la giuria che assegna i premi ufficiali, i “Clown” d’oro, d’argento e di bronzo.

Quella che prenderà il via il prossimo 19 gennaio sarà un’edizione – la numero 46 – davvero speciale: si celebrerà, infatti, il cinquantenario dalla fondazione e una mostra dedicata proprio alla storia del Festival è stata inaugurata lo scorso 22 novembre 2023 nell’ambito delle celebrazioni dedicate al centenario della nascita del Principe Ranieri. La mostra vivrà le giornate più intense proprio durante la gara con visite guidate direttamente dal curatore, il leggendario Alain Frère, già consigliere artistico del principe e, probabilmente, maggior collezionista privato di memorabilia circensi al mondo.

Ricco e di grande qualità il parterre dei partecipanti. Tra i papabili per la conquista del gradino più alto del podio viene indicato senz’altro l’ensemble di Alexis Gruss, una delle icone del circo francese ed europeo e – soprattutto – delle discipline equestri. La sua troupe, sostanzialmente basata sulle forze di famiglia, ha già conquistato un argento e un oro in edizioni passate a Monte-Carlo e quest’anno difficilmente andrà via a mani vuote. I Gruss spazieranno praticamente tra tutte le varianti dell’arte equestre: dai cavalli in libertà al volteggio, dall’alta scuola al “jockey” fino alla jonglerie in piedi su uno stallone.

Grande attesa anche per una superstar del trapezio volante, ovvero lo statunitense Jordan Tribble che col suo team giungerà nel Principato accreditato del quadruplo salto mortale. Favori del pronostico anche per il sostenuto aereo del duo uzbeko Disar già vincitore a Girona 2023 e per il giocoliere col diabolo dalla Malesia Hng Thean Leong, oro all’ultimo “Salieri Circus Award”. Nel settore “New Generation” c’è grande attesa per la giovanissima verticalista cinese Wang Mengchen proveniente dalla scuola di Jiangsu.

Detto che l’edizione in arrivo segnerà, appunto, il ritorno degli artisti della Cina Popolare dopo la lunga assenza dettata dalle restrizioni per la pandemia (in cartellone anche la grande troupe acrobatica di Wuhan), non possiamo dimenticare gli italiani in gara: i clown Fumagalli e Daris che già avevano conquistato l’argento al 33° festival e l’oro al 39°, Elvis Errani con uno degli ultimissimi numeri di elefanti in circolazione (due bronzi in passato anche per lui), le straordinarie equilibriste italo-bulgare Kolev Sisters attualmente in forza al Cirque du Soleil a Las Vegas e, infine, la giovanissima Trixie Zavatta fresca della vittoria all’ “Italian Circus Talent Festival” di Roma dello scorso dicembre con le sue verticali sull’hoverboard.

L’attesa per l’evento tra gli appassionati è molto alta e la voglia di grande circo tra il pubblico crediamo non andrà delusa.

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