Sta per arrivare “I hate the internet” con Chelsea Handler

Chelsea Handler, star del piccolo schermo americano, ha annunciato la produzione di una serie tratta dal best seller di Jarett Koberk. Al centro della trama, una quarantacinquenne finita nel mirino del web, tra minacce di morte e solidarietà

«Internet è un’invenzione meravigliosa, usata da alcune persone per ricordare ad altre quanto schifo facciano». Jarrett Kobek, quando nel 2016 ha dato alle stampe la propria storia, non poteva immaginare quale successo l’avrebbe accompagnata, quale entusiasmo sarebbe seguito alle peripezie virtuali di un’eroina di mezza età. Quel suo I Hate The Internet, diventato in poco tempo un bestseller di fama internazionale, è stato portato in palmo di mano dai critici più disparati. E tanto è piaciuto che – un anno più tardi – Chelsea Handler ha deciso di comprarne i diritti, così da trasformare la tragicomica vicenda della povera Adeline in una serie tv.

Adeline, quarantacinquenne, è il prototipo della «donna con gli attributi». Forte, indipendente, dotata di estro e intelligenza, ha racimolato una piccola fortuna grazie ai fumetti scritti nei primi anni Novanta. Con il benessere economico è arrivata la fama, e con questa le minacce di morte e stupro compulsate online. Adeline, come la maggioranza dei personaggi noti, decisi a tradurre in parole digitali i propri pensieri, è incappata nella rete haters. E attorno a questa sua agonia mediatica ruota I Hate The Internet.

La serie, che in cabina di produzione vedrà lo stesso Kobek, sarà articolata così da toccare i punti già analizzati nel libro. Perché gli esseri umani sono diventati tanto impazienti di svendere la propria proprietà intellettuale ai social network? Che fine ha fatto il dibattito, quello vero e tangibile? È possibile sia oggi sufficiente uno spazio di 140 caratteri per esaurire un discorso? E, ancora, è normale l’odio sia il collante delle comunità moderne?

Le domande poste da Kobek in quel suo libro tanto attuale sono svariate. Ma la Handler pare intenzionate a dar loro le dovute risposte, approfondendo con la mescolanza di serietà e comicità che la contraddistingue il controverso tema della rete.

Claudia Casiraghi, Vanityfair.it

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