Riki, con ‘Mania’ canto il mio lato dark

In tour da novembre, al Forum di Assago il 12 aprile

Dopo la fama televisiva e l’exploit discografico, Riki racconta un lato nascosto nell’album ‘Mania’. In uscita il 20 ottobre, l’album segue di soli cinque mesi il debutto da tre dischi di platino ‘Perdo le parole’. “L’ho fatto così in fretta perché non vedevo l’ora di mostrare questa parte di me – spiega all’ANSA il cantautore milanese, al secolo Riccardo Marcuzzo – Con ‘Perdo le parole’ volevo un disco estivo, ora invece mostro il mio lato più introspettivo e dark“.
Le premesse di questa seconda tappa erano già chiare nella mente di Riki, che a maggio aveva raccontato della volontà di un seguito ‘invernale’ che si sarebbe aperto con la traccia inedita ‘Frena’. “Io lo considero quasi una versione 1.2 del precedente disco, va in parallelo e non rinnega nulla del passato. Sapevo che sarebbe stato uno spartiacque: il secondo disco è sempre il più importante, quello della conferma. Nel mio caso, poi, quando ti etichettano come ‘quello di Amici’ è ancora più importante: ma questa volta è una cosa tutta mia, senza televisione”. Solo un brano ‘Aspetterò lo stesso’ nasce da un pomeridiano di ‘Amici di Maria De Filippi’. Per il resto Riki spiega di aver voluto creare un’esperienza nuova, da ascoltare tutta d’un fiato e in loop, con brani espressamente legati tra di loro nella tonalità o nel ritmo e la cornice degli intro e outro ‘Mania’-‘Ainam’, dove il suo pop sperimenta tappeti e arpeggi di synth e voci effettate dalle tinte cupe: “L’idea era creare una dinamica interna tra uptempo e ballad: nelle prime ho volutamente scelto l’autotune come mezzo stilistico per creare vocalizzi arabeggianti e usare il canto come uno strumento, nelle altre canto con piano o chitarra, è un gioco di contrasti“.
Dalle incalzanti ma malinconiche ‘Frena’ o ‘In equilibrio’ si passa allora alle romantiche ‘Tremo’ o ‘Se parlassero di noi’. A dominare è il tema dell’amore, ma nel finale Riki si riserva uno sguardo all’esterno: “L’ispirazione per ‘Vendicativa’ nasce da un gioco di parole usato dal mio professore di sociologia all’università: è una mia piccola riflessione sulla psicologia delle persone senza passione”. La cura personale nella forma finale del disco, dai suoni creati con il co-autore delle musiche Riccardo Scirè e la produzione di Francesco Facchinetti fino alla grafica e il merchandising, è il senso della ‘Mania’ menzionata nel titolo. “Nel lavoro sono un po’ folle, sono ossessionato dai dettagli, ma sicuramente mi riferisco anche alla ‘follia’ di questi mesi”.
Una popolarità che sarà misurata da una tournée in club, auditorium e palazzetti di tutta Italia, con molte date già annunciate come sold out. Dopo le anteprime di Milano (Alcatraz, 15/11) e Roma (Atlantico, 18/11) il tour ripartirà il 16 febbraio da Venaria (Torino) per toccare tra le altre Firenze, Brescia, Napoli, Bologna e ritornare nelle piazze più richieste. Come Milano dove, dopo una seconda data all’Alcatraz (26/2, sold out), Riki ripasserà per un gran finale al Forum di Assago il 12 aprile: “E’ un sogno che si avvera, ma ho anche un po’ di paura perché non è cosa di tutti i giorni portare al Forum il proprio primo live. Non ho avuto tempo di concepirlo, però vorrei pochi elementi ma ben legati tra loro, 4 musicisti su pedane come in un’astronave, alcuni quadri video per introdurre i brani e lo stesso gioco di contrasti di ‘Mania’”.

Ansa.it

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