TRUMP TV, IL GENERO DEL MILIARDARIO PRENDE CONTATTI PER UNA NUOVA RETE

Se ne parlava già da mesi, ora il marito di Ivanka Jared Kushner ha contattato il fondatore di una potente banca di investimenti: l’idea del tycoon è quella, in caso di sconfitta elettorale, di sfruttare il movimento populista aizzato dalla sua campagna

trumptvweb2Se ne parlava da mesi sui media americani, ma adesso c’è una prova in più. Il genero di Donald Trump, Jared Kushner, ha discusso con consulenti legati al settore dei media della possibilità di creare una “Trump Tv”, dopo le elezioni presidenziali di novembre. In particolare, Kushner – marito di Ivanka, molto attivo nella campagna del suocero, come lui immobiliarista ma anche proprietario del quotidiano New York Observer – ha contattato il suo amico Aryeh Bourkoff, fondatore di LionTree, una potente banca di investimenti. In passato Bourkoff ha fornito la sua consulenza per l’acquisizione di Virgin Media da parte di Liberty Global, di Aol da parte di Verizon e di Time Warner Cable da parte di Charter Communications. La mossa del genero suggerisce – secondo il Financial Times che ha dato la notizia – che Trump, consapevole come mostrano i sondaggi che la sua sconfitta è assai probabile, stia pensando ora a come sfruttare il movimento populista aizzato dalla sua campagna.
L’idea
Sin dalla scorsa estate circolano voci sull’intenzione di Trump di creare una nuova rete televisiva. Ne aveva scritto in agosto Michael Moore, suggerendo sull’Huffington Post che non si tratti di una scelta di compromesso finale, ma piuttosto di un piano concepito sin dall’origine della candidatura del miliardario. Secondo Moore, Trump si sarebbe presentato alle primarie repubblicane pensando che in tal modo avrebbe accresciuto la propria visibilità: dunque nella speranza di ottenere più soldi per il suo show The Apprentice sulla rete Nbc oppure di venderlo ad un altro network. Secondo la rivista Vanity Fair, che cita fonti anonime, Trump parlò dell’idea di candidarsi con Steve Burke, direttore esecutivo di NbcUniversal e i due avrebbero deciso che, nella remota eventualità che il miliardario vincesse, avrebbero continuato a girare lo show dalla Casa Bianca. Secondo Moore, comunque, nemmeno Trump si aspettava di poter avere tanto successo come candidato. Nei mesi scorsi, infastidito dal fatto che la sua immagine facesse guadagnare altri, Donald si è convinto di avere “l’acume imprenditoriale e il pubblico per creare un nuovo network”, scrive Vanity Fair, e ha chiesto al genero Kushner e alla figlia Ivanka di esplorare le possibilità di creare un mini-conglomerato mediatico, magari all’interno della sua compagnia “Trump Productions LLC”.
La smentita di Trump
Anche il giornalista populista di destra Glenn Beck (un nemico di Trump) è convinto sin da agosto che il candidato repubblicano miri a fondare una nuova tv. Dopotutto è ciò che ha fatto lo stesso Beck: nel 2011 ha lasciato Fox News per lanciare GBTV (adesso “The Blaze”), un canale online per abbonati. Peraltro, il miliardario ha già assunto personaggi legati ai media su cui potrebbe contare: come Stephen Bannon di Breitbart (sito populista di destra in espansione che punta ora a creare ad aprire “succursali” anche in Germania e Francia) e Roger Ailes, l’ex capo di Fox News costretto a lasciare la rete dopo le accuse di molestie sessuali. Ma finora Trump ha negato tutto. Lo scorso mese ha detto in un’intervista al Washington Post: «Non ho nessun interesse nel creare una nuova impresa mediatica. Sono voci false».
Il mercato tv
Certo in queste elezioni il miliardario ha dimostrato di saper manipolare l’attenzione dei media, di riuscire ad ottenere spazio e visibilità senza mai pagare un soldo, di poter accrescere la propria popolarità ignorando o accusando i media tradizionali e affidandosi invece ai social media e ai siti dell’alt-right. Resta da vedere quando sarà facile inserirsi in un mercato delle tv via cavo e satellitari già saturo e con un pubblico in diminuzione anche per via della competizione online alla pay-tv, come nota il Financial Times. In ogni caso, ciò che preoccupa alcuni è anche come sposterebbe l’intero panorama mediatico: una Trump TV, più a destra di Fox News, porrebbe quest’ultima al “centro” insieme a Cnn.

di Viviana Mazza, Corriere della sera

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