«Eurogames»: Ilary Blasi e Alvin fanno rivivere Giochi senza frontiere

Al via giovedì la versione attualizzata del format, uno dei programmi di punta della stagione di Canale 5. In gara Italia, Spagna, Grecia, Germania, Polonia e Russia.

Un nuovo titolo (Eurogames) per un vecchio format (Giochi senza frontiere): a vent’anni dall’ultima edizione Canale 5 pesca nella nostalgia e ripropone il gioco vintage tra nazioni europee andato in onda per 30 edizioni dal 1965.
La coppia di conduttori — Ilary Blasi e Alvin — è affiatata da tempi non sospetti (erano insieme a Top of the Pops all’inizio dei Duemila).

«In una tv di arringhe e litigate, mi piace l’idea di questo format trasversale che può sembrare obsoleto invece trovo ancora molto moderno — spiega la conduttrice —. Spero di riportare con questo gioco tutta la famiglia almeno una sera alla settimana insieme davanti alla televisione compresi i miei figli, che ne guardano pochissima e preferiscono le serie tv o i video di YouTube». «La leggerezza è un muscolo che si è impigrito — aggiunge Alvin —, con questo programma vogliamo tornare ad allenarlo: Eurogames è una festa, un gioco dove non si vince nulla, ma conta solo divertirsi».

Jury Chechi tra i giudici

Conta divertirsi, ma conta anche il risultato di share, perché è un programma (il via giovedì in prima serata) in cui Canale 5 crede molto: «È uno degli show di punta della stagione — riflette il direttore di rete Giancarlo Scheri —, è una grande sfida riportare in televisione questo programma che tanti della mia età ricordano benissimo, un vero fenomeno della televisione italiana e europea che rinnoviamo con una produzione ad altissimo livello».
Sull’area di 8mila metri quadrati di Cinecittà World — un gigantesco set di giochi — tornerà il classico Fil Rouge, oltre al Pallodromo (una palla trasparente dentro la quale i concorrenti dovranno correre e affrontare un percorso a ostacoli) e il Muro dei campioni (una parete di 13 metri, inclinata a 32 gradi, da scalare unicamente con la forza delle braccia). Nella gara si sfida un’Europa anomala, ristretta (solo sei Paesi) e allargata (tra questa c’è la Russia) con Italia, Spagna, Grecia, Germania e Polonia. Nove i giochi sulla cui regolarità vigileranno sei arbitri con la supervisione di Jury Chechi, ex fenomeno degli anelli che ha la battuta pronta: «Ho imparato a dire 3, 2, 1 in sei lingue diverse».

Di Renato Franco, Corriere della Sera.
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