Lapo Elkann: “Basta con le dipendenze, ora mi dedico ad aiutare chi soffre”

Il rampollo di Casa Agnelli ha deciso di dare una sterzata alla sua vita, smettendo con l’uso di droghe e alcol. Come racconta in un’intervista in esclusiva a Grazia, Lapo Elikann ha optato per una svolta verso il sociale: il suo obiettivo è impegnarsi ad aiutare chi è più in difficoltà. Nel 2016 ha dato vita alla fondazione benefica Laps e ha organizzato un’asta di automobili: “Vorrei essere meno imprenditore e più benefattore”.

Del suo periodo di rinascita, Lapo Elkann aveva già parlato lo scorso inverno. Il rampollo di casa Agnelli sembra davvero intenzionato a rimettersi sulla buona strada, dopo una vita di sfizi e di eccessi. Lo stop alle dipendenze da alcol, droghe e fumo, la svolta verso il sociale e l’impegno per la sostenibilità. Persino i profili social erano stati chiusi. Lapo Elkann ora vuole mettere se stesso a disposizione degli altri, di chi è più bisognoso. “Mi piacerebbe molto essere meno imprenditore e più benefattore, concentrare la mia creatività e la mia energia nell’esportare la solidarietà e la bellezza del nostro Paese nel mondo”, racconta in un’intervista al magazine Grazia, a cui confida il suo timore per un paese che rischia di finire alla deriva:

Quando leggo titoli come quello del quotidiano economico Financial Times, che associa tutto il Paese alla malavita, sono molto triste perché noi italiani siamo un popolo forte con una storia importante, che pecca di divisionismo. Se avessimo un progetto unitario al posto di un pensiero regionale e frammentato, forse potremmo essere maggiormente riconosciuti nel mondo.

Alle pagine del magazine Lapo Elkann racconta della sua fondazione benefica Laps, che ha visto la luce nel 2016 e dell’asta di automobili che ha organizzato: “Ho messo in vendita due auto che mi stanno molto a cuore. Modelli unici il cui ricavato saranno destinati a Scelgo Giusto, un progetto di recupero di giovani con problemi di tossicodipendenza e rischio di caduta in substrati criminali, e a Connessione vitale, per contrastare le dipendenze digitali”, racconta. Incalzato sul perché abbia deciso di avvicinarsi a queste cause per il sociale, l’imprenditore risponde: “Io ho vissuto un’infanzia travagliata, ero dislessico, iperattivo, poco studioso, ho subìto abusi e ho avuto problemi di dipendenze. Non è un segreto, queste sono tutte problematiche che conosco da vicino. Quindi ho la consapevolezza che la nostra è una battaglia quotidiana fatta di grande forza di volontà”, confida.

Differentemente da quello che pensano in molti, le dipendenze spesso servono a sotterrare i problemi e non a evadere per divertirsi. Io non mi vergogno di parlare del mio passato, queste sono esperienze che fanno parte della mia realtà e, a questo punto della mia vita, non voglio essere quello che piace agli altri, ma una persona vera e onesta con se stessa e con gli altri, con le sue debolezze e insicurezze. Il mio impegno sarà sempre più destinato a chi soffre.

Nel frattempo nella vita di Lapo c’è spazio anche per l’amore. Il suo cuore adesso è per Joana Lemons, ex campionessa di rally 46enne, dalle origini portoghesi. Lei è già mamma di due bambini, avuti dalla precedente relazione con Manuel Reymão Nogueir. “Sono grato a tutte le mie ex compagne, perché ciascuna di loro ha portato qualcosa nella mia vita. Ma ora è diverso: sono felice e innamorato”, ha confermato lui al settimanale Chi. A giugno erano stati pizzicati durante tenere effusioni in vacanza. La quarantena l’aveva trascorsa proprio in Portogallo, insieme alla compagna. Aveva spiegato di aver preso quel periodo per isolarsi e cercare di fare a meno di molti oggetti materiali. Mentre la stampa estera parla già di matrimonio per la coppia, Lapo ha spiegato:

La mia insicurezza mi ha portato ad avere tanti legami. Nel mio non stare bene con me stesso ho cercato conferme nelle donne per colmare un buco interiore. Sono grato a tutte, perché ciascuna di loro ha portato qualcosa nella mia vita. Ma ora è diverso: sono felice e innamorato. Dal punto di vista umano mi sento ricco grazie alla mia Fondazione e vorrei aiutare il mondo con un obiettivo: quello di dimostrare che essere buoni non può che renderci tutti migliori.

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