Gabriella Carlucci “Mi può passare sopra un treno, ma io mi rialzo”

Gabriella Carlucci dopo l’addio alla politica si dedica al cinema: “oggi voglio aiutare chi ha talento, voglio rendere il nostro cinema più forte”

Gabriella Carlucci si racconta in un lunga intervista pubblicata da Libero in cui parla della sua esperienza in Parlamento e delle differenze tra Nord e Sud. La sorella di Milly Carlucci in passato ha ricoperto la carica di deputato del Centrodestra per tre legislature diventando anche primo cittadino di Margherita di Savoia. Una carriera iniziata come inviata di Enzo Tortora a Portobello che poi si è evoluta in ambito politico. Una donna combattiva che è riuscita ad ottenere un tax credit prima ed oggi un Festival del Cinema nella località di Marettimo, a Trapani, una piccola isoletta dove non c’era neppure un cinema. La sua esperienza in Parlamento è stata sicuramente importante per la conduttrice e politica che si è avvicinata al mondo del giovani interessandosi ai loro problemi. “Mi sono occupato dai cinema, cultura e finanziamenti” ha raccontato a Libero rivelando i suoi progetti per il futuro: “oggi voglio aiutare chi ha talento, voglio rendere il nostro cinema più forte”. Gabriella Carlucci, infatti, è diventata direttore artistico di ben tre festival: quello di Fiesta, festival italo-spagnolo di Palma de Maiorca, del Festival di Belgrado. Il suo obiettivo al momento è quello di “vendere il nostro cinema e fare co-produzione. All’estero l’Italia è amata, abbiamo insegnato a tutto il mondo come si fa il cinema”. La Carlucci non nasconde di aver dovuto sempre combattere per portare avanti le sue idee sia in ambito politico che culturale: “la politica è maschilista. Non ci sono differenze tra maschi e femmine, semmai tra uomini e donne stupidi e uomini e donne intelligenti”. Tra le sue qualità, la Carlucci non ha alcun dubbio: “la tenacia è la prima. Mi può passare sopra un treno, ma io mi rialzo, mi pulisco e proseguo. Se non si fa così, non si va da nessuna parte!”.Da ex politica, la Carlucci a Libero ha commentato anche l’attuale scena italiana: “rispecchia i nostri tempi. Abbiamo un debito pubblico accumulato in tanti anni e finché facciamo parte dell’Europa siamo condizionati da questo problema”. Impossibile non citare Matteo Salvini, il Presidente della Lega e vicepresidente del Consiglio e ministro dell’interno del Governo Conte su cui dice: “mi piace. In tutti questi anni abbiamo sempre detto che l’Italia da sola non poteva farcela ad accogliere tutti gli immigrati. L’Europa doveva intervenire, ma abbiamo avuto solo porte in faccia. Ci voleva uno che battesse i pugni sul tavolo e dicesse basta! Certo, non è la soluzione definitiva, ci vuole collaborazione”. La stessa Carlucci non nasconde di aver collaborato a questo importante tema come volontaria: “lavoro per un’associazione che si chiama Casa Africa, ognuno di noi li aiuta, ci sentiamo in dovere di farlo. Gli italiani? Non siamo noi i cattivi!”.

Emanuele Ambrosio, ilsussidiario.net

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