Bella Hadid, se il bacio (omo) è virtuale

La modella e l’influencer virtuale Lil Miquela, creato grazie all’intelligenza artificiale, sono le protagoniste della nuova campagna #MyCalvins, svelata in occasione della giornata internazionale contro l’omofobia

La scorsa settimana, Calvin Klein ha lanciato una nuova campagna pubblicitaria sulle note di Bad Guy, brano in cima alle classifiche di Billie Eilish, in cui appare non solo la cantante, ma anche – tra video e immagini – altri dieci influencer che incarnano il nuovo mantra del brand: «I Speak My Truth in #MyCalvins». Uno stile di vita spensierato, giovane e ribelle, interpretato, tra gli altri, dal rapper A$AP Rocky, da Shawn Mendes – apparso anche nella campagna precedente di Calvin Klein – l’attrice transgender Indya Moore e le modelle Kendall Jenner e Bella Hadid.

In linea con questo spirito open-minded, curioso e indagatore del concetto di limite, il brand ha appena svelato una seconda parte della campagna pubblicitaria, dove appare ancora una volta Bella Hadid, assieme un’altra testimonial particolarmente inusuale: l’influencer virtuale Lil Miquela, realizzata grazie all’intelligenza artificiale. La ragazza-robot, che su Instagram conta più di un milione e mezzo di follower, appare al fianco della modella in una delle immagini della campagna, ma anche nel mini film di Calvin Klein, che le vede baciarsi appassionatamente.

Nel video infatti, Bella Hadid entra in uno spazio completamente bianco indossando nient’altro che un paio di scarpe da ginnastica nere, pantaloncini da ciclista e T-shirt cropped: mentre un filtro blu intenso sfuma sullo schermo, la modella inclina la testa di lato, e un’enigmatica ombra si avvicina a lei, rivelandosi essere Lil Miquela. La telecamera si allontana poi da questo quadretto intimo, mentre la voce fuori campo di Bella Hadid afferma: «La vita riguarda l’apertura di porte, la creazione di nuovi sogni, che non avresti mai saputo che esistessero». Una campagna che arriva giusto in tempo per la giornata internazionale contro l’omofobia (che era ieri, 17 maggio), a cui Calvin Klein ha dedicato anche la capsule collection Pride, per «indossare il proprio orgoglio».

Essia Sahli, Vanity Fair

Torna in alto