IL NOME DELLA ROSA DI ECO DIVENTA UNA SERIE TV PER RAI1

eleonora andreattaEleonora Andreatta, direttore Rai Fiction, ha deciso per il colpo grosso. Il fortunato libro di Umberto Eco, Il nome della rosa, diventerà una serie tv e sarà uno dei programmi cult di Rai1 nel 2017. La sceneggiatura è in via di completamento e la fiction approderà nel palinsesto nella seconda metà del prossimo anno. Il film omonimo (del 1986) detiene tuttora il record di ascolti su Rai1 con 14.672.000 telespettatori.

Andrea Castrignano, interior designer, è l’antesignano degli architetti in tv. Avranno lo stesso successo degli chef? Lui ci prova, otto puntate su La5, il mercoledì in seconda serata. Insegna a trasformare abitazioni senza personalità in case da sogno, investendo in fantasia e praticità. Proprio come i cuochi con le succulenti ricette. Tutte le fasi del makeover sono documentate a partire dalle fasi iniziali dei lavori, con le richieste degli inquilini, passando alla scelta dei materiali e dei colori, sino alla consegna della casa. Masterarch.

Milena Gabanelli in lite con le Coop, un bisticcio tutto a sinistra. Casus belli un servizio in onda su Report in cui si sosteneva vi fossero state condizioni vessatorie delle Coop rispetto a un fornitore (mediatore) di pere. La Coop ha aperto un blog intitolato Quello che Report non dice, dove ha pubblicato tutte le email intercorse con la redazione e la difesa: il mediatore è stato bypassato per acquistare le pere direttamente dagli agricoltori. La querelle continua.

Carlo Freccero, consigliere d’amministrazione Rai in quota grillina, una ne pensa e cento ne fa. All’atto dell’insediamento aveva dichiarato di rinunciare al compenso, in linea coi canoni grilleschi. D’ora in poi, invece, lo ritirerà: «Ho cambiato idea. Sono 30 mila euro lordi all’anno, non una grande cifra». Poi ha parole di fuoco per la redazione sportiva (domanda: «È etico sparare contro l’azienda di cui si è consigliere d’amministrazione?») : «Lo sport alla Rai è peggio dello schifo. Gli altri hanno innovato e si vede, noi invece siamo inadeguati. E poi c’è un problema: la tv è anche immagine, e quelli della Rai sono vestiti male, malissimo». Infine contro Matteo Renzi: «È peggio di Berlusconi. Nomina solo persone fiorentine e toscane, una cosa da conservatori. Vinceremo il referendum e andrà via». Al contrario in aiuto a Renzi va Piero Chiambretti (Grand Hotel, Canale5): «Io tifo per Renzi per il semplice motivo che non vedo alternative». Un altro irrequieto è Michele Anzaldi (Pd), membro della Commissione di vigilanza Rai, in rotta di collisione col dg Antonio Campo Dall’Orto, per esempio sulla presunta chiusura di Virus, il talk condotto da Nicola Porro (Rai2): «Non lo so perché lo vuole chiudere e se è vero che lo voglia chiudere», afferma Anzaldi. «Si dice chiude e non chiude. La Rai ci ha abituato alla totale assenza di trasparenza e comunicazione. Lo stesso fatto che parliamo da notizie prese da qualche giornale, mentre né in Vigilanza né ufficialmente è stato mai comunicato niente a nessuno, la dice lunga. Dopodiché, chiudere Virus è una follia».

Corrado Guzzanti talmente corteggiato da Sky che avrà un canale tutto suo, si chiamerà Mario (canale 111), da uno dei suoi personaggi più popolari. In gran parte saranno repliche ma con l’aggiunta di inediti e di alcuni programmi americani che lui ha scelto. Il tutto per lanciare Dov’è Mario, la nuova serie tv che Guzzanti proporrà su Sky Atlantic. Appuntamento per giovedì 25 maggio, per la prima puntata, nello stesso giorno cesserà il canale 111 a lui dedicato.

Carlo Conti chiude in bellezza I migliori anni (Rai1) con 4,8 milioni di telespettatori (20,2% di share), favorito dalla debole controprogrammazione di Canale5 che con la riproposizione del film Titanic (2,1 milioni) è quasi raggiunto da La7 con Crozza nel Paese delle meraviglie, anche lui all’ultima puntata (pezzo forte il suo dialogo con Sergio Marchionne e Raffaella Carrà, seduti tra il pubblico) con 1,8 milioni di ascolto. Delusione per Rai3 che col promozionato film di Paolo Virzì, Il capitale umano, non è andata oltre 1,1 milioni.

Costantino della Gherardesca e Luxuria toppano su canale Nove i loro programmi (Tanto Vale e Undercover Boss quelli di della Gherardesca e L’isola di Adamo ed Eva quello di Luxuria) si fermano sotto le aspettative e il canale di Discovery è superato dal diretto concorrente Tv8 (proprietà Sky), che invece ha strafatto con la Moto Gp, l’Europa League e soprattutto Italia’s Got Talent (2,2 milioni di telespettatori nella serata finale). Perciò se ad agosto 2015 Deejay tv, poi diventata Canale Nove, guidava con lo 0,9% contro lo 0,7% di Mtv, ora Tv8, oggi il primato è di Tv8 con l’1,4% contro lo 0,8% di Nove.

Piero Pellegrino minaccia di rendere conduttori e divi tv irriconoscibili (o quasi) dal pubblico. Lui è il portavoce dello Snater, uno dei tanti sindacati Rai, e difende le ragioni dei truccatori: la spending review imposta dal vertice dell’azienda riduce quantità e qualità degli acquisti, il che significa che i truccatori non possono fare il loro mestiere e debbono sentire i rimbrotti di chi non è poi truccato a dovere. Sembra abbia ragione perché la Rai non smentisce ma puntualizza: «Il problema esiste, ma paradossalmente il blocco è dovuto alle nuove norme sulla trasparenza degli appalti sulle forniture, che hanno complicato e rallentato le procedure». Insomma, la burocrazia col trucco.

Enrico Mentana ce l’ha fatta a convincere il suo editore Urbano Cairo. Il Tg diretto da Mentana (1,2 milioni di telespettatori, 6% di share) è l’unico a non avere un traino. Molta invidia per il Tg1 (Affari Tuoi) e il Tg5 (Striscia la notizia). Perciò ha insistito tanto che dal 23 maggio anche lui sarà preceduto da un programma dai connotati popolari: A cena da me. Ogni settimana cinque concorrenti, che non si sono mai visti prima, si ospiteranno a vicenda per una cena a casa propria, mettendo alla prova le proprie qualità di chef. Ogni venerdì ci saranno due rese dei conti: l’incoronazione del vincitore e il dato di ascolto del Tg di Mentana. Cairo vuole rinforzare il Tg per dare più forza alla sua richiesta di poter accedere al canone.

Ilaria D’Amico dopo la maternità torna in studio. Sarà lei l’animatrice di Sky Euro Show, i principali appuntamenti dell’emittente dedicati agli Europei di calcio, che cominceranno a Parigi il 10 giugno. Dice: «Sono felice ed emozionata di rientrare. Il ritorno al lavoro dopo i primi mesi di maternità è un sollievo… Ma devo dire che io ho un figlio talmente buono e dolce che non posso dire di non essere stata fortunata. Adesso però lo lascerò a casa con la nonna, niente camerino». Acque agitate invece a RaiSport. Il neo-direttore Gabriele Romagnoli presenterà il piano editoriale il 25 maggio, in ritardo di due settimane rispetto ai tempi sindacali. Il comitato di redazione ha protestato, tra l’altro contesta al direttore di non essersi opposto alla decisione del dg Antonio Campo Dall’Orto di chiudere uno dei due canali sportivi tematici. In compenso Romagnoli è riuscito a concludere l’accordo con gli organizzatori del Giro d’Italia: a partire dalla settima tappa è stata posta una telecamera sulla bicicletta di uno degli atleti per trasmettere immagini della gara dall’interno della corsa.

Massimo Giletti: sarà sua tutta la domenica di Rai1. La prossima stagione continuerà a condurre L’Arena, il fortunato inserto di DomenicaIn ma sarà anche l’animatore della seconda parte, che dovrebbe intrecciare cronaca rosa e varietà in diretta concorrenza con Barbara D’urso e la sua DomenicaLive. A farne le spese è Paola Perego, alla quale come consolazione sarà affidato un programma pomeridiano del sabato sempre su Rai1 con la mission di vincere su Verissimo (Canale5) condotto da Silvia Toffanin, la quale secondo le riviste di gossip sarebbe ora impegnata nei preparativi del matrimonio con Piersilvio Berlusconi. La coppia è insieme da 15 anni e ha due figli.

Iginio Straffi porta l’animazione italiana su RaiYoYo. E’ lui il produttore e regista di Regal Academy, serie quotidiana in onda alle 19,25. Il debutto avverrà sabato 21 maggio e nell’occasione gli appuntamenti saranno due (alle 19 e alle 19,25). Si tratta della riproposizione delle fiabe d’altri tempi in una chiave nuova, le vicende hanno come protagonista la giovane Rose Cenerentola, nipote della Cenerentola di un tempo. L’animazione made in Italy è merce rara, benvenga quindi il sostegno di YoYo.

Giorgio Ponziano, Italia Oggi

Torna in alto