Il 4 marzo ci sarà, a Tortona, l’evento “Adottiamo una pecora” con Edoardo Raspelli

E’ uno dei più piccoli formaggi del mondo; una ghiottoneria la cui forma originale sembra sia stata creata addirittura da Leonardo da Vinci. Ma l’eroismo non basta per far continuare la vita di questo formaggio plurisecolare ed allora ecco l’idea, l’invito: “Salviamo il Montèbore: adottiamo una pecora”.
L’iniziativa è di Monica Cusmano e del marito Marco Dell’Era che mandano avanti la condotta Slow Food di Tortona che conta anche sull’amichevole adesione di Edoardo Raspelli.
Il giornalista e “cronista della gastronomia”, affiancato dalla show girl (con laurea in psicologia) Paola Bonacina condurrà l’evento di presentazione che si svolgerà a Tortona (Alessandria) al ristorante Anna Ghisolfi (in via Giulia 16) dalle 18 di lunedì 4 marzo.
Parleranno tra gli altri Roberto Grattone, “anima” della cooperativa di produttori Vallenostra (di Mongiardino Ligure, Alessandria) ed Alberto Marchetti, maestro dell’arte gelatiera e membro della compagnia dei gelatieri.
Durante l’evento ci sara la possibiltà di adottare direttamente la pecora.
Il tutto si svolgerà anche grazie alla collaborazione di: Vineria Derthona (Tortona), ristorante Montecarlo (Monbisaggio), Osteria Billis (Tortona), ristorante Corona (San Sebastiano Curone).
Il Montébore è il formaggio più raro del mondo: adottare una pecora da Montébore, che vivrà libera nei pascoli appenninici della “Cooperativa Vallenostra” di Mongiardino Ligure (AL), significa riservarsi parte di una produzione eccezionale e raffinata, per sé, per la famiglia, per gli amici, per un dono di qualità e di valore.
Scrive Monica Cusmano: “Sul nostro territorio stanno scomparendo razze animali, formaggi e tante altre produzioni e con esse culture, paesaggi ed economie. Uno scenario triste che necessita di uno sforzo da parte di tutti noi per essere contrastato. Il progetto di adozione di una pecora nasce con questo intento e porta al sostentamento di un territorio e della sua economia, aiutando direttamente il lavoro di pastori e produttori”.
Con una piccola cifra, che verrà restituita in prodotti, si aiuterà direttamente a sostenere le spese di allevamento delle pecore e di produzione dei formaggi. Si contribuirà alle loro cure veterinarie, all’acquisto di erba medica e attrezzature per la lavorazione del latte. ” Chi aiuta il nostro progetto – dice Marco Dell’Era – diventerà un amico di questo Presidio Slow Food, il Montébore, testimone concreto dell’amore per il cibo vero e lento e delle tradizioni pastorizie e produttive del nostro Paese”. Il contributo avrà come ricompensa “Il Cesto dei Prodotti di Qualità” da ritirare nel giorno della Festa delle “famiglie adottive”, festa in cui allevatori, produttori, pecore e “genitori adottivi” si incontrano sui pascoli per trascorrere una giornata insieme ,dalla colazione al pranzo.

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