Malerba: “TikTok mi ha cambiato la vita in due mesi, ora sogno Sanremo e televisione”

Studiare musica per una vita e trovare popolarità e contratti grazie al lockdown e a TikTok. In pochissime settimane la vita di Giorgia Malerba si è completamente rivoluzionata, diventando uno dei volti italiani più noti della piattaforma e usandola anche come rampa di lancio verso un’agognata carriera musicale.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Giorgia-Malerba-e1610969770768.jpg

Studiare musica per una vita e trovare popolarità e contratti grazie al lockdown e a TikTok. In pochissime settimane la vita di Giorgia Malerba si è completamente rivoluzionata, diventando uno dei volti italiani più noti della piattaforma e usandola anche come rampa di lancio verso un’agognata carriera musicale. Alle sue spalle c’è un nome noto dell’ambiente,

Carlo Avarello, che l’ha indirizzata, ma è stata la decisione di aprire un account sulla piattaforma cinese che ha sconvolto tutto. Studiosa di canto e musica da sempre, Malerba ci ha messo poche settimane per trovare notorietà su TikTok, il place to be per il futuro – e il presente, in realtà – della musica mondiale, grazie a video assieme al fratello e alla sua oca (sic). Da lì alla musica il passo è stato breve, con la pubblicazione di “Loca con te”, l’estate scorsa, e “No Good”, ultimo singolo con Mambolosco. Un percorso che accomuna tantissimi giovani creator della piattaforma che negli ultimi mesi ha invaso il mercato discografico italiano e da cui, probabilmente, usciranno alcune star del prossimo futuro.

Ciao Giorgia, com’è gestire la tua vita musicale dall’Umbria?
È sicuramente più difficile, io ho tutto a Roma e adesso sono sempre costretta a spostarmi per registrare e fare qualsiasi altro tipo di cosa. È tutto più complicato, anche per quanto riguarda il lavoro e così quel che si può si fa a casa, mentre quello che non si può… lo si farà in seguito.

La tua casa che è ciò da cui tutto è partito, tra l’altro, no?
Sì, quasi un anno fa, quando ho scaricato TikTok che praticamente mi ha salvato la quarantena: decisi di fare questi video che, non me lo sarei mai aspettata, sono piaciuti, è stata una cosa improvvisa.

Che rapporto avevi con piattaforma prima di scaricarla?
Nessuno. Cioè sapevo cosa fosse Musical.ly, ma non avevo mai scaricato l’app e non guardavo mai i video. Era completamente diverso da quello che è ora, infatti quando ho cominciato a fare video su TikTok non rispettavano il filone Musical.ly, benché molti ancora realizzavano quella tipologia di video. Io, al contrario, mi sono buttata direttamente nel comedy e mi ha ispirato soprattutto la quarantena. Per la precisione ho scaricato l’app a Natale, guardavo qualche video ma solo a marzo mi sono detta ‘Ci provo, cosa ho da perdere?’ e da lì è diventato un lavoro.

In pochi mesi ti è cambiata la vita, in effetti.
Sì, è completamente cambiata, ogni tanto ci ripenso: un anno fa facevo l’università a Roma, nel frattempo sono passata da Giurisprudenza a Scienze della Comunicazione e mi ci trovo molto meglio, mi ha aperto un altro mondo verso cui sono più affascinata, oggi studio cose che mi piacciono veramente tanto. Sono una delle poche persone a cui la quarantena ha portato esclusivamente risvolti positivi per quanto riguarda il lavoro, poi per tutto il resto, invece…

La musica è sempre stata una tua passione, ma è stato TikTok ad aprirti definitivamente le porte, giusto?
Prima di questa nuova vita ho sempre cantato, fin da piccola, mi esibivo nei villaggi turistici, per esempio, poi ho partecipato a concorsi canori cercando di aprirmi sempre di più una strada nel mondo della musica, mi sono anche iscritta a un’accademia di musica, un anno prima dell’iscrizione a TikTok. L’idea iniziale era quella di partecipare ad Amici per entrare in questo mondo, poi mi si è aperta la possibilità dei social sia su Instagram che su TikTok e quindi con questo pubblico ho deciso di puntare più su questo versante che in questo momento è il maggiore vettore di musica moderna: nella maggior parte dei casi molte canzoni escono da TikTok, è una bella possibilità, in due mesi mi è esploso tutto in mano e ho cominciato a pubblicare le canzoni che scrivevo da una vita, tante le ho modificate per pubblicarle sulle varie piattaforme e ora sto cercando di farmi conoscere anche per quello, per quello che mi piace fare.

Ci stai riuscendo? Come sono stati questi primi mesi?
È molto difficile, io pensavo fosse esclusivamente una cosa positiva: pubblichi canzoni, sei popolare su TikTok, le persone ti seguono e molti cominciano ad ascoltarla etc, invece da quello che sto scoprendo, le persone mi hanno conosciuto tramite Tiktok, i miei video, le stupidaggini che facevo con mio fratello, con l’oca, non mi hanno ancora inquadrato come musicista e cantante che per me è una follia perché prima di fare video sull’app sono una cantante, lo sono da sempre. Convincere le persone di TikTok a seguirmi come musicista è una strada in salita.

Quello che qualche anno fa vedevamo coi talent lo ritrovi sulla piattaforma: c’è ancora un pregiudizio da combattere?
Vorrei arrivare al punto in cui Giorgia Malerba è una cantante che fa video su TikTok e altre mille cose, solo che è un po’ difficile capire che alcune persone possano avere più talenti – dico in generale -, che possano cantare, fare video, presentare o altre cose, come succede in America.

No Good ti ha fatta arrivare a un pubblico più ampio, il feat con Mambolosco serviva anche a questo?
Certo, sono contenta della collaborazione con Mambolosco, il pezzo è bellissimo perché rispecchia due stili diversi, questo ha creato una curiosità e alla fine speriamo che continuando a pubblicare singoli la mia musica arrivi a più persone possibili.

Che strada vedi per te in futuro: cosa hai ascoltato, cosa vuoi scrivere, cantare?
Io per fortuna ho sempre ascoltato di tutto, mi sono costruita una cultura musicale pian piano. Quando ho cominciato a scrivere mettevo giù quello che mi piaceva, poi con una marea di contatti musicali avuti nel corso della mia vita sono riuscita a incanalarmi in qualcosa, ma non voglio inquadrarmi in un unico genere tipo trap: Mambolosco è un’influenza di cui sono contenta, è un personaggio affermato che porta le persone a darmi credibilità nell’ambito musicale. Per quanto riguarda quello che voglio fare mi piace scrivere in base alle situazioni che vivo, tutto quello che scrivo è quello che vivo.

Quindi la quarantena non è stato un momento di enorme scrittura.
Tante volte questa cosa è una sfortuna, infatti, perché devo viverle le cose per scriverne e con la quarantena non ho vissuto niente, quindi non facendo cose particolari ho vissuto mesi di blocco, però ho poi ho continuato a cercare un’idea e scrivere.

C’è qualcosa o qualcuno a cui ti ispiri?
No, non c’è uno stile o un personaggio che vorrei essere, cerco semplicemente di vedere cosa esce ogni volta a seconda di ciò che vivo. In questo momento vorrei fare qualcosa di diverso da “No Good”, ho tante canzoni di quel genere ma vorrei buttarmi in qualcosa di più emotivo.

Qual è il rapporto con altri tiktoker?
Ho conosciuto molte persone, quest’anno, TikTok ti apre la possibilità di conoscere tanta gente ed è un bene, ho conosciuto persone che ormai reputo mie amiche, con cui parlo tutti i giorni, ma ci sono anche persone che ho conosciuto e con cui non ho legato molto. È un mondo molto competitivo, nella maggior parte dei casi ognuno pensa al suo percorso anche se non mi sono trovata male con nessuno devo dire, sono una persona molto espansiva, anche se ovviamente alla fine della giornata faccio i miei conti. Ho conosciuto una quarantina di persone ma alla fine le persone che non vedo l’ora di vedere sono 4 o 5.

Prima parlavi dell’America e della possibilità di spaziare in vari ambiti, quindi per il futuro non escludi la tv?
Sì, la conduzione mi piace molto, anche l’ambiente televisivo, non escludo niente, condurre sarebbe divertente, mi piace la mia vita piena di cose da fare, più cose ci sono e più mi sento realizzata.

Gennaio 2022: dove ti vedi?
Sono su un palco a cantare, all’Arena di Verona, con tanta gente che ascolta i miei singoli (ride, ndr).

C’è qualcuno fuori da TikTok ma dentro l’ambiente musicale che ti ha dato qualche consiglio importante in questi mesi?
C’è una persona, Carlo Avarello, che ho conosciuto prima di TikTok, che mi ha aiutato nel mio percorso musicale, nell’indirizzarmi su cosa fosse più adatto per me: io scrivo tante cose, sperimento tanto ma devi trovare una strada e lui mi ha aiutato.

Tra i colleghi, invece?
Sicuramente Michelangelo Vizzini, lui scrive una cosa e me la manda, io scrivo una cosa e la mando a lui. È la cosa più bella che possa esistere, l’amicizia tra uomo e donna, ma devi trovare la persona giusta e lui è una delle persone più buone che abbia conosciuto, non proviamo invidia reciproca, sono contenta per quello che potrà fare. È una cosa rarissima ma con lui sono sicura, è trasparente.

Senti, una volta si diceva che il coronamento di una carriera o comunque un passaggio fondamentale fosse il Festival di Sanremo, per la tua generazione qual è, invece?
I numeri su Spotify sono importanti, ma Sanremo è il coronamento anche oggi. Arrivare su quel palco è uno dei miei sogni, conta che io non me lo sono mai persa. Prima potevo dirti X Factor, Amici, oggi però, al di fuori dai talent, resta Sanremo, con il festival arrivi a qualunque persona di qualsiasi età.

Il talent ha ancora l’appeal che aveva prima?
Sì, però con i social si sta un po’ equilibrando la cosa, sono quasi alla pari, non è del tutto scomparsa la presa del talent ma vista l’esplosione dei social, molti di quelli che escono da lì al talent non ci pensano proprio. Prima c’era quasi solo il talent, ora ci sono più possibilità.

La tesi sarà su TikTok e musica?
Ah, guarda è tra tre anni, non ci sto proprio pensando. Quella del liceo classico l’ho fatta su The Sound of Silence di Simon & Garfunkel, cantando, come avevo fatto anche all’esame delle media con la chitarra, solo che mentre alle medie facevo il musicale, al Liceo i prof si aspettavano tutto tranne che cantassi. Ho cantato la canzone e spiegato il significato accompagnandolo con un discorso enorme sul silenzio e sulla comunicazione.

Oca come sta?
Oca sta bene, ora ha due compagne quindi è felice. Sono arrivate Ochetta e Oco, ma quest’ultimo è aggressivo, ho molta paura, appena provo ad accarezzarlo mi attacca, quindi è pericoloso, speriamo che si calmi, piano piano.

Francesco Raiola, Music.fanpage.it

Torna in alto