L’Agcom ordina a Rai, Mediaset, Sky e La 7: “Riequilibrare il pluralismo”

Il Consiglio dell’Agcom ha deciso a maggioranza di rivolgere a Rai, Mediaset, Sky Italia e La7 “un ordine affinché provvedano ad assicurare nei notiziari una immediata e significativa inversione di tendenza rispetto a quanto rilevato nel trimestre settembre-novembre 2019”.

La decisione è stata presa dopo aver esaminato i dati dei tg relativi a dicembre 2019 nei quali l’Agcom “ha accertato il permanere delle criticità: in particolare, i tempi fruiti da alcuni soggetti politici non sono risultati coerenti con le rispettive rappresentanze parlamentari”.

Per l’andamento registrato nel trimestre settembre – novembre, le società RAI, RTI, Sky Italia e La7 erano state già invitate, con comunicazione trasmessa il 30 dicembre, “a garantire il più rigoroso rispetto dei principi sanciti a tutela del pluralismo dell’informazione, avendo cura di assicurare, pur nel rispetto della libertà editoriale e alla luce dell’attualità della cronaca, un equilibrato accesso di tutti i soggetti politici al fine di garantire un’informazione completa ed imparziale”.

Il Consiglio dell’Autorità, relatore Antonio Nicita, ha pertanto deciso di rivolgere alle  società – a maggioranza e con il voto contrario dei Commissari Antonio Martusciello e Francesco Posteraro, quest’ultimo perché in dissenso sul termine per la verifica dell’ottemperanza ai provvedimenti dell’Autorità – un ordine affinché provvedano ad assicurare nei notiziari una immediata e significativa inversione di tendenza. Nel trimestre in corso (dicembre 2019 – febbraio 2020) – sottolinea la nota Agcom – “dovrà dunque essere garantita un’informazione equilibrata e un effettivo e rigoroso rispetto del principio della parità di trattamento tra i soggetti politici, che tenga conto del grado di rappresentatività di ciascun soggetto politico, anche con riferimento al rapporto dei tempi fruiti tra i diversi soggetti politici, nel rispetto dell’autonomia editoriale e giornalistica e della correlazione dell’informazione ai temi dell’attualità e della cronaca politica”.

Repubblica.it

Torna in alto