I PEGGIORI FILM DEL 2016

Del peggio del nostro peggio. I film più brutti visti quest’anno senza fare distinzioni di budget ma considerando le pretese e la delusione. Prendete fiato

photo of an old movie projector

Fare la classifica dei film peggiori dell’anno è molto più difficile che fare quella dei film migliori. Un po’ perché non è sempre facile aver visto effettivamente tutti i peggiori (mentre i migliori solitamente li si va a vedere questi si spera di evitarli), un po’ perché i metri di giudizio sono molti di più e vari. Un po’ perché infine la classifica potrebbe essere fatta anche solo con i nuovi film dei soliti noti, invece forse è più giusto inserire anche quelli che hanno promesso chissà cosa e hanno consegnato pochissimo, tralasciare cioè quei film che hanno fatto pessimo uso di pessime idee ed inserire quelli che hanno fatto pessimo uso di ottime idee.
Quindi i film che troverete in questa classifica sono i più vari. Si passa da megaproduzioni hollywoodiane, dai valori eccellenti e dalla fattura impeccabile ma che sono polpettoni insostenibili, delusioni così cocenti da far gridare di rabbia, a filmacci italiani fatti con due lire e ancora meno idee o impegno. È chiaro che le due categorie non possono essere messe nemmeno a paragone, è chiaro che i primi hanno una professionalità e una fattura mille volte superiori, ma è anche vero che se il metro è la delusione dello spettatore allora sì, anche una produzione con ottimi attori in un film terribile può stare insieme a una con pessimi attori in pessimi intrecci.
Nonostante sia la classifica dell’anno non abbiamo inserito i film di Natale (che abbiamo già visto) perché sono un po’ fuori categoria e non avrebbero lasciato spazio ad altri.
Quelli giocano proprio in un campionato tutto loro.

10. Jem e le Hologram
Il primo vero insuccesso cocente di Jason Blum, produttore di nuova generazione con idee fulminanti e una mano di ferro sul budget. L’adattamento dell’omonimo cartone animato, basato sulla linea di giocattoli Mattel, cerca di somigliare ai talent movie (quelli sull’inseguire il sogno artistico) e sbaglia tutto lo sbagliabile. Non fa fan-service, non crea una nuova mitologia, non centra nemmeno il vero motivo dietro il successo di Jem e le Hologram. Praticamente è un’altra cosa con quel nome.
9. Le confessioni
Innanzitutto sì, è peggio di Jem e le Hologram, secondo, sì è terribile anche se è interpretato da un attore su cui non si possono avere dubbi come Toni Servillo. Il film di Roberto Andò è un polpettone che sfonda il tetto della pretenziosità. Con un universo di simboli, ostentato in maniera fastidiosissima, traccia una parabola allegorico/metaforico tra la politica e la spiritualità che non solo fa venir voglia di scappare dalla sala, ma è anche affossata da un ritmo ingiusto per qualsiasi spettatore. Unico sollievo lo danno i pochi momenti involontariamente comici.
8. Warcraft
Poteva essere molte cose e poteva confermare il talento di Duncan Jones, invece è stato un successo cinese e un flop nel resto del mondo. La serie di videogiochi a cui si ispira di certo non la si può trovare nel film, ma nemmeno si può trovare quell’epica che lo scenario e l’idea di trama potevano portare avanti. Poi come spesso capita quando film di questa portata vanno male cominciano a metterci mano talmente tante persone che si creano diversi problemi di montaggio e raccordo per i quali, i più minuziosi tra gli spettatori, notano incongruenze e implausbili accostamenti. Fare un film di avventura noioso forse è l’impresa più condannabile che esista.
7. Captain Fantastic
È probabile che molti lo ritengano uno tra i film migliori dell’anno e proprio per questo merita questo posto in questa classifica. Questo autentico pezzo di presa per i fondelli dello spettatore accarezza il pelo del pubblico presentando, con tutta la ruffianeria di cui è capace, una banda di protagonisti intelligenti e non omologati, ma in realtà non fa che celebrare la loro omologazione al pensiero mainstream. Privo del coraggio di mettere in scena dei veri outsider (guardate i film di Jared Hess, uno con il coraggio vero), disegna dei teneri intellettuali selvaggi (perché tutto va bene ma la modernità no eh!), e privo di coerenza li riprende con belle luci, le cover eteree che tanto ci piacciono e scene da colazione Mulino Bianco. Non sono come gli altri, sono migliori e lo siete anche voi del pubblico che li amate così tanto!
Inaccettabile.
6. Questi giorni
È stato il peggior film italiano a Venezia e propone un cinema che è esattamente ciò che ci ha affossato lungo tutti gli anni ‘80, ‘90 e i primi 2000. Senza un vero e proprio intreccio (racconta di un viaggio di alcune ragazza) e privo anche della capacità di fare un buon film privo di intreccio, Questi Giorni è recitato molto male, fotografato anche peggio, ma è con la sua scrittura che dà l’affondo finale. Lesbiche che sono tali per la faccia torva, momenti di poesia che non lo sono per niente, decisioni incomprensibili motivate dal “sentimento” (che vince sempre su tutto perché non va spiegato tanto) e la più dimenticabile delle idee di fondo.
5. Orgoglio, pregiudizio e zombi
In molti sapevano già che c’era ben poco da aspettarsi da questo film, eppure così in basso era difficile andare. Perché pur non aspettandosi nulla di memorabile, le basi per poter fare qualcosa di “divertente”, nel senso di pieno di ironia, movimento, gusto, presa in giro e magari in sottofondo addirittura un po’ di amore per ciò che si prende in giro (i romanzi di Jane Austen e quel senso di “formazione femminile” vecchio stampo che è ancora molto moderna). Invece nemmeno le botte sono decenti. Manco le botte!
4. Dragon blade/Skiptrace
E a proposito di botte si merita la quarta posizione Jackie Chan, forse il più grande performer del cinema in attività, perché è inaccettabile che proprio un genio del cinema come lui prenda parte a simili progetti. I due film, molto diversi tra loro ma ugualmente orribili, meritano l’ex aequo. Uno è un’incredibile storia in costume di romani che incontrano cinesi che fa letteralmente acqua da tutte le parti e in cui la scenografia è evidentemente di polistirolo (si vede quando viene abbattuta). L’altro era l’incontro del secolo tra il re del movimento sullo schermo e il Jackass n.1, Johnny Knoxville, due che sono in grado di fare sul serio ciò che gli altri fanno con stunt e computer grafica. Invece Skiptrace è uno spot per la mongolia interna, un film che sarebbe insostenibile anche come intermezzo visto sull’aereo per la Cina, con scene d’azione degne di una commedia italiana.
3. Bianco di babbudoiu
Ogni anno escono tantissimi film italiani minuscoli di cui nessuno sente parlare e di cui nessuno conosce l’esistenza, sono nel 95% dei casi terribili, girati senza un perché, scritti ancora peggio da persone che pensano di avere capacità che non possiedono palesemente. Potrebbero riempire questa classifica ma sarebbe inutile parlare solo di film che nessuno ha visto. Questo però, scritto e interpretato da Pino & gli anticorpi, è stata un’esperienza al limite della tortura. La messa in scena cinematografica presa a calci.
2. Ridicolous 
Sì certo, probabilmente non l’avete visto perché chi mai vedrebbe un film di Adam Sandler così povero da andare direttamente su Netflix invece che al cinema? Vi siete persi qualcosa però. Vi siete persi il cinema americano, quello della grande professionalità e della buona qualità anche nelle stupidaggini, che lavora alla medesima altezza del peggior cinema italiano. La definizione stessa di “imbarazzo”.
1. Grotto
Avevo appena scritto che non aveva senso elencare tutti i film piccoli e terribili che escono senza che nessuno se ne accorga ma Grotto è Grotto. Anche se non lo è Grotto si presenta come un film scritto (e diretto!) da bambini, tanto è ingenuo e privo delle più elementari regole di messa in scena, cosa della quale ai realizzatori sembra non interessasse niente, visto il poco che fanno per mascherarlo e il molto che fanno per ostentarlo. Questo film per ragazzi in stile Goonies (incredibile anche solo pensare una simile ambizione) non solo non è per ragazzi (li rappresenta come gli adulti amano pensare che siano), non solo fa accadere tutto fuoricampo (cadute, corse, ritrovamenti o incontri non li vediamo mai, ci dicono che sono accaduti) ma è così pigro che nelle grotte in cui i protagonisti si perdono ci sono le luci di scena! Dietro di loro si vede un’illuminazione di volta in volta, blu, fucsia o di altri colori, come fosse uno studio televisivo.
E poi c’è Grotto, il personaggio in computer grafica del titolo, praticamente immobile e al di sotto di qualsiasi standard da spot di ipermercato per tv regionali. Semplicemente il peggior film dell’anno.
Per fanatici dallo stomaco forte qui i primi 5 minuti del film. Nel guardarlo ricordate sempre che è andato in sala.

Torna in alto